Fatturato su, utili giù. La concorrenza si combatte anche così.
La necessità era quella di riguadagnare market share. Ecco
dunque la politica di riduzione di prezzi e di aggressive strategie di
mercato.
Che alla fine si sono tradotte, per Nokia, in un
incremento delle vendite, a scapito di una riduzione degli utili per
azione.
Ma la strada del recupero sembra ormai avviata, tanto che il
management della società si dichiara fiducioso rispetto a una chiusura
d’esercizio tutto sommato positiva.
Nel periodo in esame, la società ha
portato il fatturato da 6,8 a 6,9 miliardi di euro, mentre
l’utile operativo è passato da 1,1 miliardi a 980 milioni di
euro.
Le vendite di telefoni cellulari hanno comunque registrato un
calo del 13%, compensato dalla crescita o dalla tenuta delle altre divisioni del
gruppo.
In ogni caso, la società finlandese è riuscita vendere 51,4 milioni
di dispositivi, dato che conferma come il comparto ancora tenga.
Per l’ultima
parte dell’anno, la società intende proseguire nella sua politica di riduzione
dei prezzi per rispondere alla concorrenza, confidando nella stagione natalizia
per una nuova impennata delle vendite, in particolare per gli ultimi prodotti
fashion da poco annunciati.