Sul banco di prova due portatili con piattaforma Core 2 Duo. Lieve aumento nelle prestazioni, mentre rimano inalterato il consumo delle batterie
Novembre 2006 Sbarca sul mercato e tra i notebook (in un momento per
la verità un po’ travagliato in cui diversi grandi produttori stanno
facendo un recall delle batterie di Sony) il nuovo processore di Intel; il nome
commerciale quasi impronunciabile in italiano: Core 2 Duo. Già conosciuto
come Merom, il nome in codice con cui gli ingegneri l’avevano soprannominato
distinguendolo dal fratello Conroe che si posiziona in abito desktop e Woodcrest
che va invece su server e workstation.
Rimane dunque nei tempi previsti il refresh della piattaforma Centrino, che
dopo Napa è attesa da un ulteriore cambiamento nel 2007 quando sarà
pronta la nuova piattaforma Santa Rosa presentata di recente all’IDF.
Abbiamo ricevuto in laboratorio a fine settembre, due portatili di Asus e HP
basati sul Core 2 Duo. Abbiamo effettuato su di essi la solita procedura di
test e i risultati sono stati di un progresso di circa il 5%-10% nelle prestazioni
rispetto al precedente Core Duo (Yonah), mentre rimane pressoché inalterata
la durata della batteria. A questo punto si delinea una nuova situazione di
mercato, visto che i Core 2 Duo si posizioneranno nella fascia medio-alta e,
per un primo periodo, le scorte di processori non saranno molto alte. Almeno
fino a Natale, dunque, i portatili con il miglior rapporto prezzo prestazioni
saranno quelli basati su Core Duo, che gradualmente saranno sostituiti dai nuovi
Core Duo 2;è quindi bene prestare molta attenzione in fase di acquisto
al processore presente nella macchina, perché la dicitura Centrino Duo,
rimarrà inalterata. Chi vuole cimentarsi con videogiochi ed editing video
potrà trovare attorno ai 1.200/1.400 euro un Core Duo con chip video
di nVidia o Ati. Chi invece si accontenta di navigazione, visione di film, videoscrittura
può puntare attorno o poco sotto ai 1.000 euro a un Core Duo con chip
grafico integrato o se ancora si trova in commercio a un Pentium M che può
costare anche sotto agli 800 euro.
