NovaNext è un system integrator che progetta e realizza soluzioni in ambito enterprise networking, cybersecurity, collaboration, data center, cloud e IoT e offre una gamma completa di managed services. Abbiamo intervistato Paolo Panzanini, direttore vendite di NovaNext.
LE INTERVISTE DI 01NET – SYSTEM INTEGRATOR
Cosa fanno? Come lo fanno? Con quali strumenti e per chi? 01Net esplora il mondo dei system integrator con una serie di interviste ai loro manager per cercare di capire qual è il loro ruolo attuale nel panorama italiano e come si evolverà nel tempo la loro offerta.
Scattiamo una fotografia a NovaNext?
Pres nasce nel 1988 a Rivoli (TO) con un focus iniziale sui servizi di networking e sulla formazione ai professionisti dell’ICT. Nel corso degli anni diventa system integrator, in partnership con i più importanti player tecnologici, ampliando sempre più l’offerta delle soluzioni.
Nel 2018 Pres diventa NovaNext: un nuovo brand per un’azienda più grande, orientata al futuro e con una proposta più completa di servizi dedicati alla trasformazione digitale.
Oggi Pres si chiama NovaNext ed è un system integrator e Training Center, ha 140 dipendenti e 3 sedi: Torino, Milano e Roma.
Come si articola in dettaglio la vostra attività di system integrator?
NovaNext accompagna la trasformazione digitale di molte grandi aziende italiane progettando e realizzando soluzioni in ambito enterprise networking, cyber security, cloud, data center, IoT e collaboration.
Offriamo servizi gestiti che consentono ai nostri clienti di dedicarsi alle attività strategiche, affidando agli esperti NovaNext la gestione dell’infrastruttura, della sicurezza e il monitoraggio delle performance delle applicazioni.
Nello scenario attuale, i servizi digitali intersecano tutti gli aspetti dell’attività aziendale, (amministrazione, marketing, customer care, produzione…). Questo richiede un’attenta pianificazione e la capacità di individuare le soluzioni più adatte per garantire l’efficienza e la sicurezza dei sistemi informativi all’interno delle imprese.
Portiamo servizi e soluzioni ai clienti pubblici e privati di dimensioni medie e grandi, individuando le reali esigenze, facendo assesment per verificare lo stato attuale dell’ICT, procedendo poi con l’analisi e la progettazione delle migliori soluzioni sul mercato al fine di massimizzare gli obiettivi di business dell’azienda.
Inoltre NovaNext è training center per i professionisti dell’ICT. I nostri percorsi formativi (circa 1.500 corsi a catalogo), sono tenuti da più di 70 esperti (interni ed esterni) che progettano e implementano nelle aziende le più innovative soluzioni ICT, portando in aula l’esperienza maturata sul campo. I corsi di formazione sono ufficiali e certificati da alcuni tra i più importanti brand come Cisco, Ibm, Microsoft, Oracle e tanti altri, offriamo anche formazione manageriale, soft skills e linguistica.
Il ruolo di un system integrator diventa sempre più importante man mano che la tecnologia evolve. E la richiesta di servizi per le aziende dovrebbe essere aumentata esponenzialmente alla luce delle tematiche legate a Industria 4.0, IIoT, cloud, e così via. È davvero così? Qual è il livello di maturità tecnologica delle aziende italiane?
Molto è stato fatto dalle aziende italiane, molto altro rimane da fare. Perché alcune opportunità date dalla digital transformation non sono ancora state sfruttate e, al contempo, il settore dell’ICT ne propone sempre di nuove.
Pensiamo a come anche il cloud, che ha portato un forte cambiamento nelle architetture ICT, sia stato affrontato realmente da un numero relativamente basso di aziende, con ROI non sempre premianti o chiari, e implementazioni che spesso hanno subito interruzioni ed affrontato difficoltà.
Altro aspetto interessante è il lavoro smart e collaborativo, che non significa solamente lavorare da remoto, ma integrare nella vita aziendale e professionale dei cambiamenti negli obiettivi, nei processi e nelle abitudini. Questo comporta trasformazioni di strumenti aziendali e skill, che sono necessari per una platea di utenti interni ed esterni molto maggiore rispetto al passato.
La sicurezza informatica, inoltre, è diventata fondamentale per le aziende che puntano alla resilienza, una protezione che non si limita alla creazione di nuove difese perimetrali – i tradizionali firewall o gli anti virus – ma che deve essere olistica, ovvero abbracciare l’interezza dei sistemi e dei perimetri aziendali, che con il cloud sono diventati liquidi e continuamente mutevoli.
L’IoT e l’industria 4.0 possono essere declinati in diverse aree di intervento: dai sistemi di fabbrica sempre più intelligenti e generatori di dati, alle “smart something” (region, city, road, building…), fino alla raccolta di valori e misurazioni puntuali per generare nuovo business, salvaguardare le persone o il territorio o, ancora, tanti altri temi di interesse per le aziende e per la collettività. Tuttavia, questi argomenti non sono considerabili unicamente come “innovazione verticale” a causa delle forti relazioni che li legano alle nuove architetture cloud o edge computing. Necessitano infatti di un approccio in cui la sicurezza dei sistemi, dei dati e degli utenti sia al centro di tutto, non solo per rispettare i criteri di Gdpr, Nis e degli altri regolamenti di controllo, ma per essere davvero resilienti e non rischiare fault molto dispendiosi in termini di business e di immagine.
Per affrontare l’attuale contesto, l’approccio top-down, ossia consulenziale e di lungo periodo, è la migliore soluzione sia per noi sia per i nostri clienti.
Oggi non servono più singoli interventi mirati per tutelare la sicurezza aziendale dopo dannosi attacchi esterni o per garantire il vero successo dei progetti ed un Roi premiante per quanto riguarda il cloud, la collaboration e gli altri temi sopra citati.
Le parole d’ordine sono quindi ascolto, assesment, consulenza, guida, perché le tecnologie sono tantissime e le complessità progettuali elevate.
Serve quindi un system integrator che sia “on the edge” sull’innovazione ed al contempo capace di trasformare in successi progetti multidisciplinari e complessi, che affianchi alla consulenza ed alla capacità progettuale anche un’offerta di servizi di gestione che affranchi l’IT e le Operations dei nostri clienti, dal quotidiano impegno sul corretto funzionamento dell’ordinario.
Quali sono le possibili evoluzioni future delle tecnologie di cui vi occupate e come avete intenzione di muovervi per rimanere sempre al passo con i tempi, anche anticipando le esigenze dei clienti?
Le evoluzioni future delle tecnologie sono continue e quasi quotidiane, gli acronimi sulle nuove architetture IT alle volte sembrano essere un oscuro divertimento con cui si fa fatica a stare al passo.
Non di rado affrontiamo momenti in cui ciò che fino a poco tempo prima era innovazione improvvisamente viene quasi accantonato a favore del “nuovo”, salvo poi fare parziali retromarce.
Ma è giusto così, è insito nel nostro settore che l’innovazione sia continua e frenetica, per questo serve puntare sulle persone e sul loro “continuous learning”, NovaNext investe sulle persone sia in termini di competenze che di capacità di gestione di progetti complessi, e lo ritiene fondamentale sia per l’azienda stessa che, soprattutto, per i nostri clienti.