Il rilascio dell’eDirectory 8.7 rappresenta più di un semplice upgrade, poiché presenta diversi innovativi aspetti di sicurezza e rafforza il supporto dei protocolli utilizzati dai Web services.
6 novembre 2002 Novell ha reso disponibile la nuova versione del suo diffuso enterprise directory dotandolo di ulteriori funzionalità orientate ai servizi Web e alla gestione delle identità in rete e aprendo la strada che porterà a una successiva generazione di directory capaci di abbracciare le future realtà di Java e .Net.
Per Novell, impegnata in un forte riposizionamento dopo anni di contrazioni, quella dei directory non è più una cospicua fonte di ricavi. L’azienda è anzi disposta a regalare la sua tecnologia in cambio del consolidamento di nuove quote di mercato. In compenso il concetto di directory rimane uno dei fondamenti delle sue iniziative. Per questo motivo, il rilascio dell’eDirectory 8.7 rappresenta più di un semplice, periodico upgrade.
La nuova versione presenta diversi innovativi aspetti di sicurezza e rafforza il supporto dei protocolli utilizzati dai Web services. Il Web diventa anche la base di molte funzionalità gestionali e ammministrative del prodotto. Del resto, la prossima generazione di eDirectory punterà proprio a fare da ponte tra le applicazioni e i servizi erogati dalle piattaforme .Net e Java. Secondo Ted Haeger, responsabile di prodotto per gli Identity Services di Novell, un aspetto che molti tendono a trascurare quando si parla di Web services, «è che questi servizi funzionano se ce’è una identità. E l’identità nasce dai directory».
Se .Net e Java si affrontano come due avversari di una guerra di religione, Novell intende essere “politeista”, aggiunge Haeger, e supportare ciascuna piattaforma insieme al tradizionale mercato Ldap. Per questo eDirectory 8.7 supporta le estensioni Ldap 3.0 come la capacità di definire e gestire dinamicamente i gruppi di directory e le ricerche “persistenti”, che servono ad alleggerire il carico delle query. Sul versante della sicurezza il sistema ora supporta il Tls oltre al Sasl. Per la prima volta, infine, la piattaforma Ibm Aix va ad aggiungersi alla lista dei directory compatibili, che già includeva ambienti come NetWare, Windows, Linux e Solaris.