Novell in piena ripresa

L’ottimo andamento di NetWare 5 e dei servizi di directory alla base di unprimo trimestre chiuso con un raddoppio degli utili rispetto allo scorsoanno.

Novell sembra aver definitivamente ritrovato la "retta via" del business,
dopo aver attraversato, nel recente passato, parecchie difficoltà. Lo
confermano i dati finanziari del primo trimestre fiscale ’99, nel quale gli
utili, di 28,9 milioni di dollari, sono raddoppiati rispetto ai 14,1
milioni dello stesso periodo ’98. Anche il fatturato di 285,8 milioni di
dollari rappresenta una crescita del 13% in rapporto ai 252 milioni del
primo trimestre ’98. I profitti sono sostanzialmente in linea anche con le
previsioni degli analisti di Wall Street.
Il management della società ha naturalmente enfatizzato il buon andamento
del proprio prodotto di punta, NetWare 5, ma sembrano essere stati
soprattutto i servizi di directory a contribuire alla ripresa, tant’è vero
che le tre aree di business a essi collegati hanno totalizzato l’88% del
giro d’affari totale, con una crescita del 27% rispetto all’anno scorso. I
server NetWare directory-enabled hanno pesato per 146 milioni di dollari
(+16%), mentre le applicazioni di rete, che includono GroupWise, ManageWise
e ZenWorks, sono cresciute adirittura del 50% (53 milioni di dollari). I
prodotti infrastrutturali, infine, hanno generato 15 milioni di dollari,
salendo del 68% rispetto al primo quarter ’98. Il presidente e Ceo di
Novell, Eric Schmidt, ha sottolineato come "gli Nds stanno creando nuov
e
opportunità, dal caching di rete alla gestione centralizzata di workstatio
n
Windows Nt">.
Bene sono andati anche i servizi (ivi compresi formazione e consulenza),
con un incremento del 31% e un fatturato di 37 milioni di dollari. Dai
vecchi prodotti, come NetWare 3 e la connettività Tcp/Ip, è arrivato il
restante 12% del giro d’affari, ma si tratta di un’area in declino (- 35%).
L’area Emea ha recitato il ruolo di protagonista, crescendo del 31%
rispetto all’anno scorso, mentre gli Usa sono saliti solo del 9%. Stabile
la regione Asia-Pacifico, mentre il Sudamerica mostra segni di difficoltà.

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