Acquisita l’azienda specialista in tool di sviluppo applicativo per la cifra di 212 milioni di dollari. Si rafforza così la strategia di forte diversificazione della casa dello Utah, ormai sempre meno legata ai sistemi operativi di rete.
Novell l’aveva promesso alla propria manifestazione BrainShare, sia nell’edizione americana che in quella, successiva, svoltasi in Europa. L’azienda vuole diventare un attore primario nel settore dei servizi Web, anche per togliere progressivamente peso ai sistemi operativi di rete, dove NetWare fatica sempre più a tenere il passo dei vari Windows e Linux. La strategia che sta dietro a questo disegno si chiama One Net e vi rientrano le tecnologie di sicurezza e gestione delle directory e i servizi di consulenza arrivati in portafoglio con l’acquisizione di Cambridge Technology, due anni orsono. Il terzo tassello, ovvero lo sviluppo applicativo viene ora aggiunto con un’altra acquisizione, ovvero quello della specialista Silverstream, per un prezzo che si colloca sui 212 milioni di dollari. In questo modo, Novell potrà espandere la propria offerta e proporsi alle aziende nel supporto all’implementazione di applicazioni Web anche complesse, secondo quanto dichiarato nei commenti ufficiali all’acquisizione.
La tecnologia di Silverstream, in particolare eXtend Workbench, porterà alla casa dello Utah tool di sviluppo che possono integrare i servizi Web ai sistemi esistenti, ad esempio riuscendo a portare a livello di mainframe o As/400-iSeries l’uso di Java o le funzionalità di trasformazione Xml. Vista in quest’ottica, l’acquisizione completa il passo compiuto di recente con il rilascio di una specifica tecnologica che consente di legare il software per i servizi di directory proprio agli emergenti tool per Web service.
Tutti i prodotti della linea eXtend saranno ribattezzati con il marchio Novell e l’attuale presidente e Ceo di Silverstream, David Litwack, diventerà senior vice president di Novell. Le azioni verranno pagate circa 9 dollari l’una con due pagamenti complessivi in contanti. I detentori della maggioranza relativa hanno già approvato l’operazione che, dopo l’avallo del resto degli azionisti e delle autorità antitrust, dovrebbe completarsi in luglio. Gli uffici centrali di Silvestream saranno mantenuti, mentre è prevedibile un’integrazione più stretta nelle varie sedi locali, Italia compresa.
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