Negli ultimi giorni Google ha rilasciato diversi aggiornamenti alla G Suite destinati in modo specifico agli admin.
Innanzitutto, Big G ha avvertito del fatto che l’app Google Device Policy dopo la fine del 2020 non supporterà più i dispositivi mobili che eseguono iOS in versione 10 o precedente.
Pertanto, se l’organizzazione ha attivato la gestione avanzata dei dispositivi mobili (MDM), gli utenti devono passare alla versione 11 o superiore di iOS per accedere a nuove funzionalità MDM o per scaricare l’app Device Policy per la prima volta.
Google rimuoverà il supporto per iOS 10 nella prima versione dell’app Device Policy del 2021. Gli amministratori dovranno pertanto assicurarsi che gli utenti aggiornino i loro dispositivi prima della fine dell’anno, per evitare interruzioni al flusso di lavoro.
È poi in fase di roll-out un aggiornamento dell’interfaccia che gli amministratori utilizzano per gestire Google Groups for Business nelle loro organizzazioni.
Le impostazioni di Google Groups for Business permettono agli amministratori di controllare come i Gruppi Google possono essere creati e utilizzati all’interno dei loro domini.
Tutte le stesse impostazioni saranno disponibili nella nuova interfaccia, ha informato Google, ma la struttura sarà rinnovata per facilitare la ricerca e la modifica dei setting.
Inoltre, Google ha aggiunto le informazioni sui Gruppi al log di controllo della Console di amministrazione, che permetterà agli amministratori di vedere quando e da chi sono state modificate le impostazioni.
G Suite Migrate, attualmente disponibile in versione beta, aiuta gli amministratori a valutare, pianificare e migrare grandi quantità di contenuti direttamente in G Suite. Lo strumento supporta già migrazioni di Microsoft Exchange, Microsoft SharePoint, Microsoft OneDrive, file share e Box. Con il nuovo aggiornamento sarà possibile anche migrare tra gli ambienti di G Suite.
In particolare, il nuovo rilascio consentirà di migrare selettivamente Gmail, Calendario, Drive e altri dati tra gli ambienti di G Suite, così come di scegliere di migrare tutti gli utenti da un ambiente all’altro e di migrare selettivamente dati specifici degli utenti (unità organizzative o sottoinsiemi di dati) tra gli ambienti della G Suite.
Infine, gli amministratori ora hanno la possibilità di visualizzare un elenco di tutte le applicazioni installate sui dispositivi Windows 10 che vengono gestiti con la funzionalità di Windows device management.
L’elenco include le informazioni su quando l’app è stata installata per la prima volta, la versione corrente e il publisher. È possibile utilizzare queste informazioni per identificare i dispositivi su cui sono presenti applicazioni dannose o non affidabili, sottolinea Google.
Questa funzione richiede che il dispositivo sia inserito nel sistema di gestione dei dispositivi Windows.