Nuove frecce all’arco cloud di Red Hat

Supportata da Red Hat Cloud Foundations e dal rinnovato Certified Cloud Partner Program, l’offerta del vendor punta ad attrarre nuovi sviluppatori.

Rendere il cloud un ambiente sicuro per le applicazioni enterprise. Sulla falsa riga di quanto già realizzato per fare di Linux un ambiente sicuro in cui eseguire applicazioni mission critical, con Red Hat Enterprise Linux il fornitore statunitense di soluzioni open source è pronto a offrire strumenti ed expertice per consentire alle aziende di implementare e gestire ambienti cloud.

Accanto a Red Hat Cloud Foundations di cui, al momento, è disponibile la versione Edition One per implementare cloud private reali in modalità Infrastructure as a service e Platform as a service, è già pronto anche Red Hat Premier Certified Cloud Provider Program. Lanciato a giugno 2009, lo stesso certifica i vendor che hanno validato capacità cloud e processi di supporto.

Fra loro, oltre al primo membro Amazon Web Services, compaiono anche Ibm ed Ntt Communications and Savvis che, in qualità di Certified Cloud Provider, possono implementare qualsiasi soluzione di virtualizzazione supportata che va da Red Hat Enterprise Linux fino alle piattaforme Vmware e Microsoft.

La strategia di Red Hat è fornire un percorso utile all’ampia base di utenti Linux, Java e JBoss, consentendo di implementare applicazioni su cloud anche attraendo nuovi sviluppatori attraverso l’uso di piattaforme flessibili come JBoss Open Choice, a uso e consumo di qualsiasi modello e linguaggio di programmazione, Java, Ruby on Rails e Spring Framework compresi.

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