L’evento del 7 settembre ha focalizzato l’attenzione di tutti su iPhone 7 e Watch di seconda generazione, ma nel “dietro le quinte” del keynote Apple ha provveduto anche a una riorganizzazione delle opzioni di storage di quasi tutti i dispositivi iOS, riorganizzazione che secondo molti era ormai doverosa.
La notizia in estrema sintesi riguarda la scomparsa dei modelli di iPhone e iPad con solo 16 GB di memoria. In campo iPhone sia il nuovo 7 sia il “vecchio” 6s partono da 32 GB di storage minimo (128 per la versione Jet Black di iPhone 7).
L’unico iPhone per cui non è cambiato niente è iPhone SE, per il quale esiste ancora una versione da 16 GB allo scopo, probabilmente, di mantenere basso il prezzo d’ingresso agli iPhone e non erodere ulteriormente i margini di Apple su questo prodotto.
In campo iPad, i modelli Mini 2, Mini 4 e Air 2 hanno seguito la stessa evoluzione, perdendo le versioni da 16 GB. Si parte anche qui da 32 GB. Gli iPad Pro partivano già con 32 GB di storage ma Apple ha fatto comunque un cambiamento abbassando leggermente i prezzi delle versioni con 64 o 128 GB.
Si tratta nel complesso di una evoluzione logica. Le funzioni hardware e software dei device iOS (come la gestione del video 4K) e la tendenza a usare sempre più contenuti digitali avevano già reso sin troppo “smilzi” i dispositivi da 16 GB.