Dopo Transmeta, anche il noto costruttore di Cpu grafiche cede alla tentazione HyperTransport e integra la tecnologia di Amd nel suo primo chipset
A breve distanza dall’accordo con Transmeta, Amd segna un altro importante punto a
suo vantaggio. E ciò ancora grazie alla tecnologia HyperTransport. In questa
occasione chi ha deciso di sfruttare la tecnologia di Advanced Micro Devices è
nVidia, che l’ha integrata all’interno del proprio chipset nForce, ma che in
precedenza era conosciuto con il nome in codice di Crush.
Basato sul core
grafico delle note schede GeForce2, il nuovo chipset è costituito da un
processore grafico integrato e da un Mcp (Media communication processor) ed è in
tutto e per tutto simile a quello presente nella futura Xbox di
Microsoft.
Grazie all’implementazione della tecnologia HyperTransport, il
costruttore afferma che si ha un incremento di sei volte della larghezza di
banda tra L’Integrated graphic processor e l’Mcp. Questo consente di avere da
una parte le potenzialità grafiche che può assicurare una scheda GeForce2 e
dall’altra l’opportunità di realizzare un completo sistema audio Dolby
Digital 5.1.
La società nVidia offrirà agli Oem alcune versioni del chipset:
con Igp ad accesso alla memoria a 64 o 128 bit, con o senza Dolby Digital.
Il modello a 64 bit sarà contraddistinto dalla sigla 220 mentre quello a 128
dalla sigla 420. Un eventuale suffisso “D” indicherà la presenza del Dolby
Digital.
La memoria Ram che può supportare il chipset nForce è la Ddr (Double
data rate).
Per motivi tecnici e legali, per un periodo di alcuni mesi nForce
potrà essere utilizzato solo per realizzare schede madri indirizzate ai
processori Amd. Tra i primi costruttori di mother board che hanno mostrato
interesse per nForce troviamo Abit, Asus, Gigabyte, Msi e Mitac. La produzione
in volumi del nuovo chipset è prevista per l’autunno.