Il sistema di orchestrazione e gestione dei container Kubernetes è stato il protagonista del 2019 in ambito serverless, con il rilascio di quattro release: dalla versione 1.14 alla 1.17.
Questo ha determinato un grande impegno per le IT operation e i professionisti dello sviluppo per tenere il passo con le nuove funzionalità. Fornire le risorse per le applicazioni cloud native sta diventando un impegno importante.
Allo scopo poco meno di un anno fa Nutanix ha introdotto Karbon, una soluzione che semplifica la configurazione, la distribuzione e la gestione del ciclo di vita dei cluster Kubernetes, offrendo al contempo un’esperienza utente nativa con API aperte.
Da fine gennaio è disponibile Karbon 2.0, piattaforma arricchita con funzionalità che semplificano altri aspetti della fase di deployment e gestione di Kubernetes.
Le IT operation possono ora distribuire Kubernetes in ambienti o siti fisicamente isolati da reti non protette. Le tradizionali implementazioni di cluster Kubernetes sono difficili da eseguire in ambienti sicuri, in quanto richiedono generalmente il download di vari container dai registri su Internet. Dal momento che gli ambienti (air-gapped) sicuri non hanno accesso a Internet, non è possibile implementare i cluster in modo tradizionale.
Con Karbon 2.0 si può scaricare un bundle sicuro da Nutanix Support Portal e caricarlo nel loro ambiente air-gapped Nutanix. Il bundle include tutti i container necessari per l’implementazione e la gestione di un cluster Kubernetes, consentendo a tali ambienti sicuri di utilizzare Karbon.
Gli utenti possono avviare gli upgrade con un solo clic e aggiornare la versione Kubernetes in esecuzione sul cluster senza dover ridistribuire i cluster o le applicazioni.
Da sempre la gestione del ciclo di vita di Kubernetes è uno degli aspetti più impegnativi della gestione di un ambiente simile di grandi dimensioni. Con la possibilità di aggiornare la versione del cluster Kubernetes, oltre agli aggiornamenti del sistema operativo Guest disponibili dalla versione 1.0, potrà essere più semplice stare al passo con le vulnerabilità di sicurezza nell’ambiente Karbon.
Infine, gli utenti ora possono accedere alle funzionalità di Karbon tramite l’interfaccia utente centrale di Nutanix Prism, è possibile sfruttare la configurazione esistente di Prism Central + Active Directory (AD) e aggiungere utenti come utenti Prism in sola lettura per abilitare l’accesso a Karbon.
Karbon è incluso in Nutanix AHV ed è un elemento chiave dello stack integrato cloud nativo di Nutanix, che offre un’infrastruttura iperconvergente adattabile, storage per container stateful, automazione dei carichi di lavoro, controllo e osservabilità.