La società dà tempo fino a domenica agli azionisti Bea. Dopo di allora l’offerta non sarà più valida.
Contrasti tra Oracle e Bea dopo l’offerta di acquisto presentata dieci giorni fa da Oracle.
La società guidata da Larry Ellison minaccia di far cadere l’offerta in toto se Bea non chiamerà al voto i suoi azionisti entro domenica.
Nella giornata di ieri, per la seconda volta il board di Bea ha rifiutato l’offerta, considerando i 17 dollari per azione, pari a 6,7 miliardi di dollari complessivi, non corrispondenti al valore effettivo della società.
Da parte sua, Oracle sostiene che i 17 dollari rappresentino in ogni caso un premium del 21% rispetto al valore delle azioni Bea all’8 ottobre scorso. Oracle, in conclusione, si dice non intenzionata a proseguire in una lunga battaglia per l’acquisizione della società e per questo motivo ha deciso di porre un limitee di tempo tassativo, scaduto il quale la sua proposta non sarà più valida.