La Macintosh Business Unit di Microsoft aveva annunciato la disponibilità di Office 2008 per Mac in occasione del Macworld. A circa un mese di distanza è stata rilasciata anche la versione localizzata in italiano della suite, che oltre a offrire numerose novità tecniche e d’interfaccia, si presenta con un ventaglio di scelte più flessibile, che si articola nelle diverse edizioni di Office disponibili in commercio.
Microsoft Office 2008 per Mac, la suite principale, include il set “storico” di applicazioni ( Word, Excel, PowerPoint e il client di posta elettronica Entourage) e fornisce il supporto per Microsoft Exchange Server e gli strumenti per Automator. Costa 549,90 euro per la versione completa e 329,90 per l’aggiornamento. Microsoft Office 2008 per Mac Special Media Edition è una novità di questa release: oltre a quanto descritto per la versione standard, include anche Microsoft Expression Media per la gestione delle risorse digitali.
Il prezzo della Special Media Edition è di 684,90 euro per la versione completa e 449,90 per l’aggiornamento. Infine l’edizione educational estende il proprio bacino d’utilizzo anche all’utenza domestica, non professionale, oltre a quella scolastica.
La denominazione diventa infatti Office 2008 per Mac Home and Student: include Word, Excel, PowerPoint e una versione di Entourage che non offre il supporto per Exchange Server, oltre a non prevedere l’integrazione con Automator. In compenso include tre licenze (ovviamente di tipo casalingo e scolastico), al costo di 139,90 euro.
L’accesso alla suite è diventato quindi molto conveniente per chi usa Office non in un ambiente aziendale e a scopo professionale: sia il prezzo allettante sia l’opportunità delle tre licenze (tesa a coprire il fabbisogno familiare, consentendo l’installazione su tre computer diversi) rendono interessante questa opzione, pur con le sue limitazioni.
C’è inoltre da dire che si può usufruire del prezzo d’aggiornamento se si è in possesso di una qualsiasi versione precedente di Office per Mac (informazioni su www.microsoft.com/italy/products/mac).
Interfaccia rinnovata
Una delle novità più attese di questa nuova versione di Office è rappresentata ovviamente dall’adozione di codice Universal Binary, che permette l’esecuzione nativa sui Mac con processore Intel: il risultato è una reattività sicuramente maggiore, soprattutto in Word e in alcune operazioni con elementi pesanti. Il guadagno appare più marcato sui nuovi Mac (anche se non così netto come ci saremmo attesi e avremmo sperato, soprattutto in apertura delle applicazioni), mentre su quelli che utilizzano processori PowerPC (G4 e G5) i vantaggi in termini di prestazioni sembrano più contenuti, segno che lo sforzo dei programmatori è stato mirato all’ottimizzazione per l’architettura hardware presente e futura.
Al primo lancio di una delle applicazioni della suite (partendo da quella più popolare, Word), appare subito la novità più evidente della versione 2008: l’interfaccia, ora più pulita e maggiormente in linea con Leopard e le applicazioni Apple delle suite iLife e iWork. Le Barre degli strumenti sono state ridisegnate, anche nelle icone, e sono ora agganciate alla finestra del documento. Praticamente tutte le operazioni sono delegate alla Casella degli strumenti, in particolare ci riferiamo al Riquadro formattazione, che è stata anch’essa completamente ridisegnata dalla versione 2004 ed è ora sensibile al contesto. Divisa in linguette e categorie gerarchiche, la palette si ridisegna in modo automatico in base all’oggetto selezionato, offrendo ad esempio le opzioni di formattazione e colore su un testo e di effetti bitmap e cornice su un’immagine; va comunque specifi cato che ogni parametro di visualizzazione è personalizzabile dalle preferenze, che si aprono ruotando la palette come accade nei widget.
Ancorata a ogni finestra è anche la nuova Barra multifunzione, nella cui sommità sono presenti alcune linguette che promettono di velocizzare notevolmente il lavoro quotidiano offrendo un accesso diretto a una serie di funzionalità, ad esempio in Word a elementi del documento, tabelle, grafi ci, SmartArt e WordArt.
Questa nuova opzione è molto comoda e permette di consultare tutte le risorse e i modelli preconfezionati disponibili per il documento in lavorazione, con un semplice clic.
Il primo pannello di ogni applicazione offre una serie di modelli preimpostati, tutti liberamente accessibili e alcuni contestuali al resto del documento: ad esempio in Excel il tipo di foglio, in PowerPoint il tema della presentazione. In Word la collezione di elementi del documento consente di creare con un clic alcune sezioni (preziosi ad esempio i modelli Bibliografi e e Sommari), che si autocompletano in base agli stili. La barra multifunzione offre un’anteprima visuale di ogni elemento o modello disponibile e questo permette di arrivare in pochi secondi al risultato desiderato (se presente o quanto meno simile a uno dei preset).
Facciamo un esempio: l’utente esperto o che ha esigenze particolari e necessita di una forte personalizzazione ha sempre a disposizione i numerosi comandi del menu e della barra degli strumenti dedicati alle tabelle; chi invece preferisce concentrarsi sul contenuto del proprio documento piuttosto che destreggiarsi tra comandi e fi nestre di dialogo, può richiamare l’elemento di cui ha bisogno al colpo di un clic, per poi dedicarsi subito all’inserimento dei dati. La creazione dei Grafici, una delle categorie presenti nella barra multifunzione, offre anch’essa una nutrita serie di esempi preconfezionati, anche tridimensionali: un clic da uno dei modelli in Word e PowerPoint richiama il programma Excel in background, che si fa carico della gestione totale dei dati. Il file di Excel, una volta defi nito, non necessita di salvataggio, in quanto tutti i dati aggiornano il grafi co in tempo reale e può essere richiamato in qualsiasi momento da una voce nel menu contestuale. Usare un foglio di Excel per la gestione dei dati numerici permette di sfruttare tutte le peculiarità del programma di calcolo, come le interazioni tra caselle o l’importazione di dati da una fonte esterna; d’altra parte, l’interfaccia del tutto identica tra i tre programmi permette un accesso molto facilitato anche a chi è a digiuno nell’utilizzo di Excel.
La gestione dei grafi ci offre lo spunto per osservare come l’intera suite mostri un comportamento del tutto nuovo verso la compilazione dei documenti, che ora offrono in diversi casi un’interessante diversifi cazione tra contenuto e presentazione: nel caso specifi co dei grafici, questi dispongono di opzioni di modifi ca sia del colore sia dell’aspetto (da torta a barre, da area a linee) con un semplice clic su un modello, in tempo reale, senza andare a modifi care alcun dato; nel modo inverso, i dati variano il grafico lasciando inalterate le caratteristiche di colore.
Le funzioni SmartArt e WordArt, derivanti direttamene dal motore OfficeArt, che è lo stesso di Office 2007 per Windows, permettono la gestione dinamica di contenuti preconfezionati. SmartArt consente di generare un grafi co o un layout a blocchi gerarchico, basato su dati, di notevole effetto. Un clic su uno dei modelli mostra una rappresentazione standard, con una fi nestra d’immissione dati: è possibile inserire stringhe di testo, variare la loro gerarchia e dipendenza e osservare i cambiamenti in tempo reale. Anche gli oggetti SmartArt, come i Grafici, permettono di modifi care i colori a livello globale o per singola voce, oltre a poter variare, semplicemente facendo clic sull’anteprima di un modello al posto di un altro, l’intera rappresentazione, mantenendone la gerarchia interna. La funzione WordArt permette la creazione di una stringa di testo associabile a una serie di stili, comprendente colorazioni, ombreggiat
ure, distorsioni ed effetti 3D.
Si volta pagina
La parentela con (e per certi versi la derivazione da) Office 2007 per Windows non si limita all’adozione di OfficeArt, ma si estende anche e soprattutto al supporto diretto e nativo per il nuovo formato Office Open XML, introdotto da Microsoft proprio nell’edizione 2007 del suo pacchetto per Windows e destinato a sostituire i formati .doc, .xls e .ppt (le nuove estensioni sono .docx, .xlsx e .pptx). Il nuovo formato viene utilizzato di default per salvare i documenti e dovrebbe, a detta degli sviluppatori, garantire una maggiore stabilità generale e fi le tipicamente più piccoli (e più portabili), oltre a una rinnovata compatibilità tra le versioni di Office delle due piattaforme. Lo stesso fi le, aperto in Word:mac 2008 su Leopard e in Word 2007 su Vista, mostra differenze davvero minime e in gran parte limitate ai diversi approcci che i due sistemi operativi hanno nella gestione delle font: superato questo ostacolo con piccoli ritocchi, il resto, come ad esempio gli effetti sulle immagini o le funzioni grafi che SmartArt e WordArt, appare omogeneo.
Tutti i programmi offrono la compatibilità all’indietro per versioni più datate, non solo con la possibilità di salvare come documento di Word 97-2004 ma anche con l’ulteriore ausilio del Report compatibilità, già presente nella precedente edizione, raggiungibile sia dalla palette di formattazione (da dove consente di tenere sempre sotto controllo la situazione) sia dalla fi nestra di salvataggio, che ora offre anche la possibilità di salvare direttamente in PDF, senza passare dalla fi nestra di stampa. Word 2004 (come gli altri programmi della precedente generazione nei confronti dei rispettivi successori) non è infatti in grado di aprire fi le salvati nel nuovo formato. Benché sia ancora possibile salvare dalla nuova suite in formati retrocompatibili, le versioni precedenti sono al momento tagliate fuori dalla possibilità di aprire finanche in lettura i nuovi file. Microsoft ha in programma di rilasciare un Open XML File Format Converter Update per Office 2004 per Mac, la cui uscita è però stata posticipata a non prima della fi ne di giugno. Per chi rimane per un qualunque motivo legato all’utilizzo di Office 2004 si apre il rischio di un interregno all’insegna di potenziali problemi di interoperabilità con gli utenti di Office 2007 per Windows e Office:mac 2008.
Certo, si può sempre chiedere di salvare i documenti in un formato 2004, ma è comunque un fattore da prendere in considerazione. La frattura (o meglio, il rischio di frattura) con le versioni precedenti, sia nel formato di fi le sia nel cessato supporto per il linguaggio VBA (i cui script non possono essere né creati né più eseguiti in Office 2008, ma che dovrebbe essere reintrodotto in una delle prossime release), rimane l’unica zona d’ombra di questo aggiornamento, che per il resto è molto valido.