Oltre i confini regionali. E nazionali

Nel triennio 2006-2008, fra gli obiettivi di Insiel, c’è la volontà di ampliare la collaborazione con altre regioni italiane e straniere, con una particolare attenzione all’Est Europa e oltre

Febbraio 2006, Con lo sguardo volto oltre i confini del Friuli Venezia Giulia, il piano
industriale presentato da Insiel per il triennio 2006-2008 punta all’ampliamento
dei mercati di riferimento della società che, oltre a voler perseguire
un fatturato compreso fra i 90 e i 110 milioni di euro annui, è
in cerca di un margine operativo lordo del 20 per cento. «L’obiettivo
– spiega Riccardo Illy, presidente della Regione a Statuto
autonomo che a maggio dello scorso anno ha rilevato il 52% dalle mani
di Telecom Italiaè arrivare a un’unica
società informatica per Pa e Sanità, evitando di riscrivere
lo stesso applicativo per venti diversi referenti»
.

Insiel, creata nel 1974 per realizzare il sistema informativo elettronico
del Friuli Venezia Giulia, intende portare entro il 2008 il proprio margine
operativo lordo (Ebitda) dall’attuale 12 al 20%, per un totale di circa
23 milioni di euro. Non a caso, i dati interni snocciolati dal nuovo amministratore
delegato, Stefano De Capitani, su elaborazioni Assinform,
Gartner, NetConsulting e Cnipa, parlano di una crescita della spesa It,
da parte di Pal e Sanità locale che, nei prossimi tre anni, dovrebbe
registrare un incremento compreso, rispettivamente, fra il 6 e il 6,7%
e fra il 6 e il 9,5 per cento.

E i confini si ampliano superando quelli dell’Est Europa mentre, in seconda
mano, la società intende lavorare sull’ex Unione Sovietica e sulle
realtà in via di sviluppo, Magreb e Nord Africa in testa. Con un
“must” sopra gli altri: «Quello – spiega Dino
Cozzi
, presidente della società – di non fornire solo
software per informatizzare, ma di veicolare know how e capacità
organizzativa per ridisegnare il sistema di governo della Sanità
e della Pubblica amministrazione»
. «Anche i mercati
di riferimento vanno ad ampliarsi
– conclude De Capitani –. Accanto
agli storici Pal e Sanità, ci proporremo alla Pubblica amministrazione
centrale, alle Utilities e alla Logistica»
.

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