Sun vuole investire nel porting per lo sviluppo di una soluzione “nativa” in grado di girare sui sistemi Macintosh.
Dopo il rilascio della versione 2.0, OpenOffice ha raccolto un buon
successo tra gli utenti Windows, mentre su Macintosh la suite non è ancora in
grado di proporre un’offerta convincente.
Sebbene infatti sia stata resa
disponibile una versione X11 di OpenOffice destinata agli utenti Mac, il
requisito indispensabile consisteva nell’avvio di X Window, piattaforma che
pochi utenti hanno installato.
Tra i motivi con i quali si giustifica il
ritardo nel rilascio di una versione “nativa” di OpenOffice per Mac, vengono
addotti i cambiamenti apportati alle API nel codice del software precedentemente
al rilascio della versione 2.0.
Purtuttavia, arriva oggi la notizia del
proposito – da parte di Sun – di investire nuovamente nel “porting” di
OpenOffice verso i sistemi Mac.
Sun riveste infatti un ruolo di primaria
importanza nello sviluppo di OpenOffice per Windows, prodotto che poggia
ampiamente sulle fondamenta di Sun StarOffice.
L’ingegnere di Sun
Philipp Lohmann motiva la decisione del colosso californiano con il continuo
incremento dell’utenza Macintosh.