Presentata la quarta trimestrale di esercizio, con utili superiori alle previsioni di Wall Street. Procede bene l’integrazione di PeopleSoft.
Oltre le attese di Wall Street. Così si è chiusa la quarta trimestrale di
esercizio per Oracle, che è dunque riuscita a a registrate utili superiori alle
aspettative, grazie alla forte domanda di database a applicazioni di classe
enterprise.
Più in dettaglio, il fatturato della timestrale chiusa lo scorso
31 maggio ha toccato i 3,88 miliardi di dollari, in crescita del 26% rispetto ai
3,08 miliardi del parti periodo del precedente esercizio.
L’utile ha invece
raggiunto 1,02 miliardi, pari a 20 centesimi ad azione, in questo caso in
crescita del 3% rispetto ai 990 milioni del quarto trimestre dell’anno
scorso.
Esclusi oneri straordinari, l’utile avrebbe toccato i 26 centesimi ad
azione, dunque al di sopra delle stime degli analisti di Thomson First Call, che
si erano fermati a 23 centesimi.
La presentazione dei risultati
trimestrali è anche l’occasione per fare il punto sull’iter di integrazione
di PeopleSoft.
Secondo Oracle, l’integrazione sta procedendo in modo
soddisfacente, tanto da aver già portato importanti contributi nei dati
economici della trimestrale.
Un’analisi di dettaglio evidenzia una crescita
del 24% nelle vendite di software, che hanno rappresentato 3,12 miliardi di
dollari di giro d’affari.
Più in particolare le licenze di database e
middleware hanno messo a segno crescite nell’ordine del 16% a 1,26 miliardi,
mentre il fronte applicazioni registra un balzo del 52% a 350 milioni di
dollari.
Per quanto riguarda la chiusura dell’esercizio, la società si
attende utili tra i 78 e gli 81 centesimi per azione su un fatturato compreso
tra i 14,2 e i 14,4 miliardi.