Con quella di San José, che si connette con Azure, arrivano a venticinque le cloud region di Oracle Cloud. E nei progetti spunta anche un’apertura in Italia.
Oracle ha infatti annunciato oggi l’avvio della sua 25ma cloud region nel mondo, a San José, California, che prosegue il piano di aggiungere 11 cloud region entro il luglio 2021 (ne ha aperte 8 quest’anno), per un totale di 36.
Quella di San José è destinata a clienti e partner nordamericani della costa occidentale per accedere a tutti i servizi cloud di Oracle, e ospita anche la sesta interconnessione multicloud tra Oracle e Microsoft Azure, interoperabilità che consente ai clienti di gestire i loro carichi di lavoro mission-critical senza soluzione di continuità tra Oracle Cloud e Azure.
Oracle attualmente gestisce 25 cloud region a livello globale: 19 commerciali e 6 per il settore pubblico/governativo. E per una vera continuità operativa e una protezione dalle calamità, soddisfacendo al contempo i requisiti di sovranità dei dati, Oracle prevede di stabilire almeno due cloud region in quasi tutte le aree in cui opera.
Stati Uniti, Canada, Unione Europea, Europa non UE, Corea del Sud, Giappone, India e Australia hanno già due regioni cloud.
Le prossime sono previste nel Regno Unito, in Brasile, negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita.
Ma stando a una nota di Oracle saranno aperte altre regioni cloud nell’Unione Europea: in Italia, Svezia e Francia. Ne seguiranno altre in Cile, Singapore, Sudafrica e Israele.
Le regioni Oracle Cloud attualmente attive sono in Asia Pacifico (Tokyo, Osaka, Seoul, Chuncheon, Mumbai, Hyderabad, Sydney, Melbourne; America (San José, Phoenix, Ashburn, Toronto, Montreal, San Paolo); Europa (Francoforte, Londra, Zurigo, Amsterdam) Medio Oriente (Jedda)
Per il settore governativo esistono due regioni per il governo degli Stati Uniti generiche, tre regioni specifiche del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e una del Regno Unito.