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Oracle, come e perché tutti i data center saranno green

L’anno 2020 passerà senza dubbio alla storia come uno spartiacque del nostro tempo. Come comunità globale abbiamo affrontato sfide, difficoltà e dolore enormi. Inoltre, molte disuguaglianze esistenti prima della pandemia sono state messe a nudo.

Su queste basi, anche l’information technology è chiamata a fare la propria parte.
Ne abbiamo parlato con Lanfranco Brasca, Technology Director Italy – Cloud Engineering .
Brasca ci ha raccontato che Oracle ha affrontato il tema della sostenibilità ambientale, declinata in ottica data center, con la consapevolezza che l’impatto sulla natura e sull’ambiente è ora più grande che mai.
«Continuiamo a vedere incendi boschivi di portata e distruttività senza precedenti, tempeste che devastano le regioni costiere con crescente frequenza, riscaldamento globale e siccità incredibili che costringono intere popolazioni a migrare.» ha affermato il manager

I nostri oceani e corsi d’acqua vengono inquinati da immense quantità di rifiuti, con la crescente presenza di plastiche  che amplificano il rischio di effetti catastrofici sugli ecosistemi e sulla fauna selvatica, il tutto aggravato dalla perdita di habitat naturali e dalla riduzione della biodiversità.

Per fortuna gli atteggiamenti stanno cambiando, aumenta la sensibilità nei confronti dell’ambiente e stanno emergendo nuove soluzioni; aziende come Oracle sono sempre più determinanti nell’affrontare queste sfide nell’ambito dei loro piani strategici, perchè possono agire positivamente soprattutto attraverso la tecnologia che forniscono ai propri clienti, permettendo loro di ridurre il proprio impatto ambientale,

Oracle ha poi recentemente rafforzato la propria responsabilità verso la sostenibilità e si è impegnata ad alimentare con il 100% di energia rinnovabile tutte le sue operation globali, sia le strutture e gli uffici, sia il suo cloud – entro il 2025. Come ha sottolineato Safra Catz, CEO di Oracle, che ha ratificato personalmente questo impegno, «affidarsi all’energia rinnovabile è un passo importante verso un futuro più sostenibile, e anche se la parte più importante la fa la nostra tecnologia presso i clienti, questo nuovo obiettivo riflette i valori condivisi dai nostri stakeholder – clienti, partner e investitori». Sempre entro il 2025, Oracle prevede che il 100% dei suoi fornitori chiave abbia un programma ambientale in atto.

Cloud Data Center, nel 2021 Oracle inaugura a Milano la region italiana

Oracle ha una rete internazionale di Cloud Data center Region che è in costante crescita. Nel mondo Attualmente conta 31 strutture e le Cloud Region europee di Oracle sono già tutte alimentate con il 100% di energia rinnovabile, inoltre già 51 uffici Oracle in tutto il mondo utilizzano il 100% di energia rinnovabile.

Nel secondo semestre del 2021, ben tre nuovi Cloud Data center/Region saranno aperti in Europa, uno dei quali  proprio a Milano.

Questa nuova Region tutta italiana si integrerà con l’ecosistema produttivo italiano, andando a fornire soluzioni a bassa latenza a tutte le imprese proiettate verso la trasformazione digitale dei propri sistemi,  che per farlo devono ricorrere a soluzioni ibride (parzialmente nei propri datacenter e parzialmente in cloud), rispondendo al contempo a esigenze di sovranità del dato per tutte le aziende pubbliche e private che devono ottemperare alle normative che regolano il trattamento dei dati.

In linea con le continue esigenze di maggiore velocità e flessibilità e maggiori risorse, avere adottato strategie Cloud vuol dire per i clienti la disponibilità di una capacità di scala enorme, ad esempio nel gestire i picchi di elaborazione, come gli ordini e i pagamenti online, rispetto a tutti i clienti i cui servizi sono ancora legati ai limiti fisici dei propri data center.

Le Oracle Cloud Data Center Region hanno fornito una risposta ai nostri clienti, in termini di performance e risorse disponibili, in quanto garantiscono internamente bassissima latenza tra i vari servizi utilizzabili, uso efficiente e senza “over-subscription” delle risorse di rete e di CPU, larghezza di banda garantita che si traducono in performance predicibili dei flussi di elaborazione dati, anche su database di enormi dimensioni e anche a fronte di picchi transazionali, grazie a servizi tecnologici avanzatissimi e in grado di scalare qualsiasi carico computazionale – come avviene con Autonomous Database ed Exadata Cloud Service.

Al fine di creare un’economia più circolare alimentando con energia rinnovabile al 100%  il proprio Cloud i Data center Oracle Cloud offrono una piattaforma di elaborazione più sostenibile ed efficiente, infatti:

Lanfranco Brasca
Lanfranco Brasca, Technology Director Italy – Cloud Engineering

Brasca cita un cliente di Oracle, Vlad Moca, Deputy Group IT Director di KMG Rompetrol, per il quale la Oracle Cloud Infrastructure ha ridotto significativamente i costi operativi IT e ridotto il consumo energetico del -20%, semplificato l’amministrazione e la conformità e ottenuto la scalabilità necessaria per soddisfare i piani di crescita sostenibile.

Energie rinnovabili in tutti i data center entro il 2025

I data center Oracle Cloud garantiscono ai clienti l’utilizzo di una piattaforma di elaborazione computazionale basata sui principi dell’energia rinnovabile: già dal 2019 il 59% del consumo di elettricità nei data center di Oracle Cloud in tutto il mondo era certificato come rinnovabile e il 100% del consumo di energia proviene già da fonti rinnovabili, in tutte le Oracle Cloud Data center Region in Europa.

Il 100% è l’obiettivo di alimentazione per tutte le Oracle Cloud Region con energia rinnovabile entro il 2025.

Oracle lavora a stretto contatto con i partner per migliorare la trasparenza dei dati di smaltimento, promuovere l’adozione delle energie rinnovabili, migliorare l’efficienza idrica e ottenere certificazioni ambientali.

Queste considerazioni stanno ormai alla base anche del processo di selezione dei nuovi fornitori e vengono tenute in considerazione anche rispetto agli impegni già in essere con i fornitori attuali.

Oracle ritiene importante collaborare e sostenere la disponibilità di energia rinnovabile a costi competitivi. Per supportare questi obiettivi, ospita l’annuale Silicon Valley Leadership Group Energy and Sustainability Summit e partecipa inoltre alle seguenti iniziative:

 

cloud circolare

L’economia circolare in chiave cloud

La sostenibilità ecologica è ormai irrinunciabile, in Italia e negli altri Paesi europei è anche al centro delle politiche del PNRR. Chiaramente investire in sostenibilità ambientale comporta un una contropartita importante in termini di costi economici, per cui è fondamentale innescare un modello di economia virtuoso, che va sotto il nome di “economia circolare”.

Un’economia circolare riconosce ciò che non è sostenibile indefinitamente e quindi cerca di costruire modelli che riutilizzino i materiali impiegati, riportandoli nei cicli produttivi.

Un principio chiave dell’economia circolare, che calza perfettamente con il modello cloud, è disaccoppiare le risorse fisiche dai servizi che sono erogati. Gli individui o le organizzazioni infatti non devono necessariamente possedere fisicamente l’hardware (e il software) di elaborazione, devono solo avere la capacità di lavorare con essi  – e questo è esattamente ciò che in generale offre un approccio cloud.

I data center Oracle Cloud in particolare garantiscono ai clienti una piattaforma di elaborazione computazionale allineata con i principi dell’economia circolare.

Oracle mette al centro l’ambiente mentre progetta e sviluppa i propri sistemi hardware.

Come parte di questo processo, valuta una serie di caratteristiche del prodotto tra cui efficienza energetica, dematerializzazione, facilità di manutenzione e riciclabilità.

La transizione al cloud consente di consolidare i data center e evitare implementazioni on-premise in centinaia di migliaia di siti diversi. Questo, a sua volta, aiuta a ridurre al minimo l’imballaggio e a semplificare la logistica per la consegna del nuovo hardware, la gestione delle parti di ricambio e la rimozione dell’hardware fuori uso per il riutilizzo o il riciclo.

Avendo maggiore visibilità e controllo sull’hardware alla fine del suo ciclo di vita, Oracle è in grado di riutilizzare in modo più efficace le apparecchiature, raccogliere pezzi di ricambio ed estrarre i componenti, il tutto aderendo rigorosamente alle regole di privacy e sicurezza dei dati che Oracle garantisce sempre;.

Una continua capacità di pianificazione delle esigenze computazionali dei clienti consente poi di aumentare le densità di utilizzo tipica di un approccio cloud, in fase di disegno e realizzazione.

Per fare un esempio, dice Brasca, “potremmo dire che se tutti i clienti passassero a Oracle Cloud, tutto il materiale hardware immesso sul mercato, che ammonta a circa 7.750 tonnellate durante l’anno fiscale 2020, sarebbe stato raccolto e controllato direttamente da Oracle per il riutilizzo o il riciclaggio. Diversamente, non si ha traccia degli effettivi processi di smaltimento e riciclo utilizzati”.

C’è quindi ancora molto da fare e bisogna rimanere costantemente impegnati per costruire un futuro più sostenibile, l’uso della tecnologia in particolare svolgerà un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che si sono prefisse le Nazioni Unite, e possiamo dire che Oracle è totalmente impegnata su questa direzione.

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