Il codice entra nell’incubatore di Asf. Le reazioni di The Document Foundation.
Nella giornata di mercoledì, Oracle ha reso noto di aver ceduto il controllo del codice di OpenOffice.org al progetto Apache Software Foundation Incubator.
Una decisione che la società giustifica con il “commitment” alle comunità degli sviluppatori e open source e che, si legge nella nota ufficiale, ”garantisce al Openoffice.org una infrastruttura matura, aperta e ben riconosciuta per poter ben proseguire anche in futuro”.
Da parte sua, Apache Software Foundation ha deciso che mentore di OpenOfice.org, durante la fase di incubazione, sarà il suo stesso presidente Jim Jagielski.
Immediata la reazione di The Document Foundation, che a suo tempo aveva preso le distanze dall’acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle, proprio in considerazione degli scenari che si prefiguravano per il futuro di OpenOffice.org.
The Document Foundation, in una nota ufficiale, da un lato saluta con favore la donazione del codice di OpenOffice.org ad Apache, dall’altro sottolinea tuttavia come una scelta ideale sarebbe stata una ” riunione dei progetti OOo e LibreOffice all’interno di un’unica comunità, a seguito della rinuncia da parte di Oracle”, evidenziando come vi sia una sostanziale differenza di approccio tra Asf, LibreOffice e OpenOffice.org in materia di licenze e membership.
Ciò non toglie, precisa sempre The Document Foundation, che il passaggio di OpenOffice.org ad Apache Software Foundation ”consentirà di continuare a integrare tutte le funzionalità e le modifiche all’interno di LibreOffice”, né che la compatibilità tra la Apache License e le licenze LGPLv3+ e MPL consentirà a TDF di far evolvere, in futuro, tutto il codice verso le nuove versioni delle due licenze”.
Resta ferma la disponibilità di The Document Foundation a collaborare quanto possibile con Asf.