In calo del 23% gli utili, in un mercato che ha rallentato gli investimenti nel software. Ancora sei mesi prima della ripresa, ma nessuno parla di ridimensionamento
20 giugno 2002 Utili in calo del 23%, profitti al di sotto delle aspettative degli analisti. Questi in estrema sintesi i risultati della quarta trimestrale di Oracle, chiusa il 31 maggio scorso.
L’utile netto sarebbe sceso da 854,9 a 655,9 milioni di dollari, mentre le vendite hanno fatto registrare un calo del 16% a 2,77 miliardi. Questi risultati, davvero deludenti secondo il parere degli analisti, sono da attribuire al rallentamento da parte delle corporation negli investimenti legati al software.
Le vendite di nuove licenze sono scese del 29% per quanto concerne i database e del 27% per quanto riguarda le applicazioni. Meglio gli upgrade, che hanno fatto registrare un +11% a 643 milioni di dollari.
Commentando i risultati, il Cfo della società Jeff Henley ha dichiarato di non vedere schiarite all’orizzonte, per lo meno non per i prossimi sei mesi, ma ha anche reso noto che per il momento Oracle non sembra intenzionata ad avviare alcuna strategia di ridimensionamento aziendale.
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