Charles Phillips all’Oracle Open World: «ottimizzare i processi vuol dire competitività».
San Francisco, California.
«Investiamo in innovazione continua per diventare leader di mercato laddove non lo siamo ancora».
È con questo messaggio che Charles Phillips, presidente di Oracle, ha aperto l’Oracle Open World: evento che quest’anno vede riuniti 43.000 partecipanti e oltre 450 partner. Più di 1.700 sessioni per approfondire la conoscenza di impiego delle tecnologie Oracle nelle diverse industry di mercato.
Un anno di innovazione, il 2008, in cui la società californiana ha investito 3 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, coinvolgendo 25.000 sviluppatori. L’obiettivo è di consolidare il proprio portafoglio, fondato su applicazioni, middleware e database per garantire completezza, apertura e integrazione che rappresentano i riferimenti della strategia di offerta dell’azienda.
Processi e persone sono i driver che guidano l’innovazione: focus sull’efficienza operativa per specifici settori di mercato ed enfasi sulla collaborazione, comunicazione e coordinamento degli attori coinvolti: l’azienda, i clienti, i partner e i fornitori.
I numerosi annunci nell’ambito dei tre pilastri dell’offerta riflettono questa logica: applicazioni con nuove funzionalità che le rendono più facili da usare, maggiormente integrate e potenzialmente illimitate (E-Business Suite R12.1, Jd Edwards EnterpriseOne 9.0 e via dicendo); infrastruttura cosiddetta “best of breed”, hot pluggable, unificata, con sviluppo, test e upgrade più veloci e un minore costo di possesso (Oracle Fusion Middleware 11g, Fusion Middleware per il Cloud Computing); database perfezionato per confermare la predominanza nel mercato (Oracle Database 11g Momentum, Oracle Database 11g per il Cloud Computing).
Inoltre, Oracle Beehive: una piattaforma open-standard per l’enterprise collaboration: e-mail, voice-mail, chat, conferenze, wiki, blog, contenuti, agenda, scheduling di attività non sono più in un mondo frammentato, ma completamente integrato, che favorisce l’operatività dell’utente con conseguenti benefici in termini di produttività individuale, che genera vantaggi per l’azienda rafforzando i meccanismi di coordinamento e di collaborazione.
«Processi di business ottimizzati significa competitività – ha ribadito Phillips -. Il nostro scopo è aiutare i clienti a ottimizzare i loro processi di business: il controllo, l’aumento delle performance, l’adattamento ai cambiamenti di mercato e il risparmio di costi sono traguardi raggiungibili solo se le persone hanno a disposizione una tecnologia capace di supportarle nel gestire l’elevata complessità che caratterizza le attività d’impresa. E solo grazie a una continua innovazione è possibile offrire tale tecnologia. Continua innovazione vuol dire determinazione e fatica per diventare il numero uno del mercato».