Oracle OpenWorld: il giorno di Fusion

Partnership strategiche di scena all’evento di San Francisco, mentre si riconferma la strategicità del middleware.

La giornata di ieri al Moscone Center di San Francisco, dove si svolge
l’Oracle OpenWorld 2006, ha registrato, tra gli altri, la presenza al tavolo
conferenziale di Hector de J. Ruiz, ceo di Amd, partner strategico di Oracle.


Ruiz ha dichiarato l’intenzione della sua azienda, in stretta
partnership con Oracle, di affrontare il problema dei costi di sviluppo
dell’implementazione dei sistemi IT, che troppo spesso mettono in ginocchio le
grandi organizzazioni, comprese quelle pubbliche come il sistema dell’healthcare
americano che oggi non funziona a dovere, anche per precise responsabilità di
ordine tecnologico.

Una sfida, dunque, da affrontare nei prossimi mesi,
a cominciare con la produzione del processore Amd di prossima generazione (nome
in codice, Torrenza), il primo processore open source per piattaforme
industriali.

In linea con Ruiz nel rimarcare l’importanza strategica
della partnership con Oracle, anche l’intervento di questa mattina del Ceo e
Presidente di Hp, Mark Hurd.
Anche per Hp, ha dichiarato Hurd, lavorare con
Oracle significa avere maggiori chanche di ridurre i costi e aumentare
l’efficienza operativa in tutti gli ambiti dell’ IT.

Ma l’intervento più
atteso dai partecipanti all’OpenWorld è stato senza dubbio quello di Thomas
Kurian, vice presidente e capo del Server Technolgies development, uomo chiave
indiscusso dello sviluppo del Fusion Middleware di Oracle.

Due sono
state le novità annunciate all’interno del suo discorso, incentrato sull’estrema
importanza per Oracle di proseguire con la campagna di acquisizioni atte al
rafforzamento del know how di sviluppo sul middleware: la release 3 della suite
Business Intelligence Enterprise Edition 10g, soluzione che permette di
“distillare” le migliori performance delle applicazioni già esistenti (anche di
terze parti) e integrarle nel sitema di gestione globale dell’azienda, e
l’annuncio della nuova suite Oracle Web Center.

Quest’ultima rappresenta
la risposta alle sempre maggiori esigenze di implementazione con i nuovi
linguaggi della comunicazione e della gestione globale delle informazioni.


Grazie a questo prodotto, che si innesta perfettamente nel “parco
prodotti” di Oracle Fusion Middleware, sarà possibile, tra l’altro, fare
interagire la propria realtà imprenditoriale con la nuova tecnologia Web 2.0. In
conclusione, Kurian fornisce alcune cifre che dimostrano quanto l’intuizione
iniziale di occuparsi di Middleware fosse azzecata fin dal 2001, quando Oracle
entrò in questo business: dalla totale mancanza di clienti e di visibilità, in
soli 5 anni si è passati a qualcosa come 31.000 clienti nel mondo. Da un
fatturato pari a zero, all’attuale miliardo di dollari. Dubitare delle
potenzialità di crescita di questo settore sarebbe davvero un grave errore.

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