Nel corso della terza edizione dell’Oracle Partner Executive Forum, il management ha delineato strategie e focus per lo sviluppo tanto della società americana, quanto del rapporto con i partner di canale.
Robert Scapin, Alliances and Channels Leader Oracle Italia, Francia & Iberia ha sottolineato come il 2020 si svilupperà in continuità strategica con l’anno da poco concluso. Pochi partner ma altamente qualificati, in grado di fornire un vero valore aggiunto tanto ad Oracle quanto all’insieme dei clienti.
“Power of Together” è un messaggio chiave: rafforzare il valore dell’ecosistema in tutta la region Emea. L’innovazione è, come sempre, la stella polare delle attività della società americana, come ben rappresentato da Oracle ProximaCity.
Il manager italiano ha fornito un dato significativo dell’importanza dei partner per Oracle: nell’ anno fiscale 2019, più del 50% delle revenue è stata indiretta nella region Emea, che arriva fino al 60% in Italia, segno dell’eccellente lavoro svolto nel nostro paese dai partner.
Scapin ha ulteriormente precisato che i partner certificati generano ben il doppio del valore: prova concreta che qualificarsi e investire sulle competenze restituisce risultati economicamente di tutto rispetto.
Secondo Scapin, l’on premise è lontano dallo sparire: ancora per anni infatti esso coesisterà con soluzioni multicloud. Anche per questa ragione l’offering di Oracle, continua il manager italiano, è particolarmente complesso, e si sposa con la profondità intrinseca delle soluzioni abilitate dal cloud.
Camillo Speroni, Direttore Strategie di Canale e System Integrator per Oracle a livello mondiale, ha invece ricordato come il system integrator sarà sempre una figura chiave per la trasformazione digitale delle organizzazioni di ogni dimensioni.
Il multicloud presenta una varietà quasi infinita di configurazioni; Oracle sta lavorando intensamente al fianco dei partner, per “tradurre” in pratica il verbo di Oracle. Questo attraverso un framework di partner numericamente ristretto, ma con un livello di qualità offerta in grado di soddisfare qualsiasi esigenza dei clienti, in un ottica as-a-service che è ormai il paradigma di tutto il mondo del cloud.
Oracle sviluppa specifiche offering per tutti i mercati verticali: non una proposta unica a cui i clienti devono adeguarsi, ma opzioni plasmate su misura delle specificità tipiche di ogni vertical. E chi meglio di un system integrator è in grado di customizzare al meglio le soluzioni di Oracle?
All’Oracle Partner Executive Forum, Speroni ha ricordato come la modernizzazione dell’Oracle Partner Network si fondi sull’abilitazione dei partner nel gestire la proprietà intellettuale sui cloud Oracle e nella semplificazione ed implementazione dei servizi in multi-cloud.
E che siano i clienti al centro del progetto Oracle, è ben evidenziato da una rilevante novità per l’Oracle Partner Network.
Infatti la qualità dei partner non sarà più indicata da tradizionali sistemi basati su revenue o formazione, ma bensì dettata dalla vera pietra angolare di tutti i business: i clienti.
Questi ultimi vengono interpellati in diversi momenti della implementazione, dalla scelta della soluzione fino ad un periodo di 6 mesi successivi all’utilizzo di quanto implementato. Sulla base di questi giudizi verrà quindi assegnata la valutazione concreta dell’operato del partner, ancor più motivato ad offrire prestazioni best in class.