Commento di John Gazal, Vice Presidente Sud Europa e Brasile di OVHcloud, sul rapporto “Il futuro della competitività europea” di Mario Draghi, in cui si sottolinea il ruolo imprescindibile della sovranità tecnologica europea per alimentare la crescita continentale.
L’economia globale si trova in una fase di costante e rapida trasformazione. Al centro di questa evoluzione si colloca l’innovazione, che funge da cardine per la crescita economica, la competitività e la resilienza. Come si posiziona l’Europa in questo contesto e cosa deve fare per rimanere competitiva e aspirare a diventare una potenza tecnologica? Mario Draghi nel suo rapporto recentemente pubblicato – “Il futuro della competitività europea” – fornisce un’analisi critica dell’attuale situazione europea e lancia un accorato appello all’azione per un “cambiamento radicale”.
Sebbene siano stati compiuti progressi significativi nella promozione dell’innovazione digitale, questi non sono ancora sufficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si è posta l’Europa. L’UE deve accelerare i suoi sforzi per diventare leader globale nell’innovazione, attuando cambiamenti significativi in diversi settori chiave, tra cui investimenti, sviluppo di talenti e competenze, spesa pubblica e cooperazione industriale. Centrale in questa analisi è il ruolo della tecnologia cloud. A questo proposito, il rapporto indica un’esigenza indifferibile: l’Europa deve raggiungere l’indipendenza nel cloud consolidando al contempo i valori di sovranità, in modo che gli attori tecnologici di valore europei possano fornire alternative in un mercato aperto ed equo. Non possiamo che elogiare ed essere orgogliosi di questo riconoscimento.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un boom senza precedenti del mercato del cloud e a una crescita rapidissima dei dati da gestire: da allora la necessità di una maggiore protezione e controllo sui dati è diventata più urgente e la sovranità digitale è stata sempre più al centro di molti dibattiti, con la tutela delle informazioni personali o sensibili che è emersa come una questione centrale. Tuttavia, in Europa, il dominio degli hyperscaler americani nel settore ha rallentato l’emergere di un ecosistema affidabile in grado di offrire una soluzione cloud alternativa che sia trasparente, rispetti i valori europei e sia in grado di proteggere i dati più sensibili del continente.
La sovranità tecnologica ora è più cruciale che mai. L’ex premier italiano dichiara a voce alta come un cloud sovrano europeo sia fondamentale per proteggere gli utenti non solo dai rischi informatici ma anche da potenziali accessi ai loro dati da parte di autorità extraeuropee. La sovranità è esattamente ciò che l’EUCS intende realizzare con il suo criterio High+, che sosteniamo fortemente, poiché garantisce che i servizi siano protetti dalle leggi extraterritoriali. Inutile dire che i cloud provider europei necessitano di un ambiente favorevole e di un quadro normativo che permetta loro di offrire soluzioni alternative capaci di tutelare i dati e aiutare gli utenti a riacquistare il controllo sul loro destino digitale.
Costruire l’Europa di domani con un Cloud affidabile e sovrano
L’industria IT è costantemente mobilitata per rafforzare la nostra autonomia strategica e le aziende europee stanno investendo considerevolmente in questa direzione. I cloud provider europei stanno adottando un approccio globale alla sovranità digitale con servizi che garantiscono la protezione dei dati e l’immunità dalle leggi extraterritoriali, questo crea le basi per una nuova fiducia tra gli utenti e i fornitori di servizi digitali, consentendo di valutare meglio l’allineamento tra le future normative e le esigenze del settore. L’obiettivo è avere il controllo sul nostro futuro e sostenere i valori europei, attraverso tre pilastri fondamentali nella costruzione di un cloud affidabile: apertura, reversibilità e trasparenza, garantendo al contempo la sovranità tecnologica.
Gli attori dominanti nel mercato del cloud continuano apparentemente a eludere i valori e le normative esistenti, a partire dal GDPR, per sfruttare l’importanza dei dati. È possibile anche immaginare una terza via che comporti un equilibrio tra regolamentazione e innovazione. Poiché il nostro ecosistema e la domanda del mercato per un cloud affidabile e aperto continuano a crescere, siamo fortemente impegnati a rimanere all’avanguardia in questo settore. È fondamentale che il cloud rimanga aperto, trasparente e libero dalle restrizioni imposte dai principali provider, in modo che gli utenti possano mantenere il controllo sui propri dati.
Investire nel futuro dell’Europa attraverso l’innovazione: IA e Quantum Computing per preservare la sovranità
L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie quantistiche è un altro punto focale del rapporto. L’Intelligenza Artificiale è vista come una svolta importante nella competitività, mentre il Quantum Computing è considerato la prossima innovazione rivoluzionaria.
In qualità di provider europeo, abbiamo la responsabilità di distinguerci e sostenere l’accelerazione dell’innovazione in Europa e nel mondo. Dando priorità alla sovranità, facciamo investimenti significativi nelle tecnologie emergenti e promuoviamo l’innovazione interna, che senza dubbio svolge un ruolo cruciale nel raggiungimento dell’indipendenza strategica del nostro continente.