La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posta in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.
Alle nostre domande risponde John Gazal, Vice Presidente Southern Europe e Brasile di OVHcloud.
Come pensate di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e costante crescita di potenza di calcolo richiesta?
La strategia di OVHcloud per il miglioramento dell’efficienza energetica è fortemente centrata su un business model unico integrato e un approccio circolare che nel concreto mira a raggiungere obiettivi ambiziosi: 100% di energia a basso contenuto di carbonio entro il 2025, promuovendo energie rinnovabili; contributo al Global Net-Zero per gli Scope 1 e 2 entro il 2025 (…) e al Global Net-Zero (n.d.r. zero rifiuti) per tutti gli Scope entro il 2030 e, entro il 2024, l’inaugurazione di nuovi CED a livello globale. OVHcloud sta, inoltre, mettendo a punto l’implementazione di un calcolatore di emissioni di carbonio, che sarà disponibile dai primi mesi del 2023 per offrire ai clienti la possibilità di comprendere il loro effettivo carbon footprint IT legato al cloud.
Con la recente inaugurazione del nuovo datacenter a Strasburgo – SBG5 – intendiamo confermare l’ampia portata delle innovazioni derivanti dal piano di hyper-resilience, nonché le misure messe in atto per ridurre significativamente l’impatto ambientale delle nostre infrastrutture, affrontando nuovi casi d’uso attraverso un modello sostenibile, capace di garantire al contempo il massimo delle performance ai nostri clienti.
Grazie agli impianti produttivi situati a Croix, in Francia, e a Beauharnois, in Canada, OVHcloud ha il controllo totale della progettazione e della produzione dei suoi server, beneficiando così di vantaggi significativi in termini di innovazione, competitività e resilienza. Grazie a questo modello integrato verticalmente, OVHcloud gode di cicli di produzione brevi e circolari.
Dall’approvazione definitiva del PNRR è trascorso oltre 1 anno. Ad oggi quali risultati ha prodotto sulla trasformazione digitale dell’Italia, e quali sono le prospettive?
I primi effetti delle misure contenute nei vari capitoli del PNRR riguardo alla trasformazione digitale della PA e di riflesso del nostro sistema produttivo cominciano a intravedersi, in particolare per quanto concerne l’assegnazione ai vari consorzi di imprese dei progetti relativi al Polo Strategico Nazionale e il lancio di bandi per il supporto alla migrazione al Cloud. La speranza è che a questa fase, definibile come preparatoria, segua entro i tempi previsti – e nonostante le annunciate revisioni al Piano – quella di effettiva implementazione, così da rendere concreti i molti benefici potenziali che questa radicale trasformazione del Sistema Paese porta con sé.
In questo senso, l’obiettivo del Governo italiano di mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni – attraverso la creazione del Polo Strategico Nazionale – un’architettura cloud estremamente innovativa, performante e sicura, è pienamente in linea con la visione e la proposta di OVHcloud che, come unico pure player cloud europeo, ha tra i suoi pilastri la sovranità dei dati, la trasparenza e la sicurezza. OVHcloud conferma, quindi, ancora una volta la propria disponibilità a collaborare con tutte le parti coinvolte nelle discussioni relative all’implementazione del PNRR.
Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?
Uno dei fattori chiave che i nostri clienti indicano nella scelta di OVHcloud risiede proprio in quel ruolo di affiancamento che garantiamo in ogni fase di sviluppo di un progetto, di continuo confronto che intende supportarli nelle scelte e nelle decisioni fondamentali. Come pure player del Cloud ci concentriamo esclusivamente su un dominio per sfruttare appieno le nostre forze: questo ci porta, da un lato a non essere in competizione con i nostri clienti, dall’altro a poter individuare insieme a loro nella massima libertà le soluzioni e le tecnologie più adatte per ottenere gli obiettivi che ci si prefiggono, evitando rischi come quello del vendor lock-in.
Le relazioni reciprocamente vantaggiose sono sempre state al centro della nostra attività. Questi legami, a loro volta, costituiscono il cuore dell’ecosistema aperto ed evolutivo che promuoviamo: pertanto, continuiamo a circondarci di partner che condividono i nostri valori – semplicità, accessibilità, reversibilità, trasparenza, riservatezza dei dati – e con cui sviluppiamo soluzioni che rispondono a un’ampia gamma di esigenze. Ogni fase viene realizzata in modo concertato con i clienti, dalla progettazione alla commercializzazione, passando per scalabilità e l’affiancamento. Il nostro obiettivo resta lo stesso, indipendentemente dal progetto: garantire la migliore esperienza ai nostri clienti. In tal modo siamo in grado di offrire un’alternativa affidabile e sostenibile. Combinando agilità e volontà di apertura, possiamo fornire di più, meglio e più rapidamente.
Il game changer del 2023. Se doveste scegliere una sola tecnologia, quale sarebbe a vostro avviso la scelta vincente per le organizzazioni per il prossimo anno?
Sicuramente il Quantum Computing! Si prevede che la quantistica sarà la prossima rivoluzione dell’IT e OVHcloud intende svolgere un ruolo da protagonista nella creazione di un ecosistema pronto ad accogliere questo importante cambiamento, supportando i ricercatori di oggi nel creare gli algoritmi di domani.
Riteniamo che la rivoluzione quantistica e la diffusione dei primi casi d’uso non possono essere realizzate senza il cloud, la cui modalità di consumo e la libertà d’utilizzo sono in grado di unire in modo unico le comunità di esperti. Per questa ragione abbiamo stretto una partnership ad hoc con Atos al fine di rendere disponibile la simulazione quantistica attraverso un’offerta cloud in modalità As a Service. In questo modo le applicazioni di simulazione quantistica saranno più accessibili alle aziende, e sarà possibile ampliare l’ecosistema di realtà europee impegnate a sperimentare le tecnologie di quantum computing.
L’adozione di questo paradigma, in linea anche con i progetti sovranità tecnologica dell’Europa e di sviluppo delle eccellenze, è facilitato dalla semplicità di accesso ad un ambiente disponibile ovunque e idoneo al testing delle componenti software, prima del lancio effettivo dei primi computer quantistici.