Tra le tante novità in costruzione nel cantiere della nuova Hp, c’è anche il processore Mako, che traccia un segno di continuità con gli sviluppi passati, ma, soprattutto, pone un’alternativa “interna” a Itanium 2.
Contrariamente a quanto si è detto e pensato fino ad ora, Hewlett-Packard non ha nessuna intenzione di staccare i fili alla propria vecchia linea di processori Pa-Risc. Il contrario lo dimostra il fatto che Hp ha iniziato a sviluppare una versione del processore Pa-8700 a 875 MHz, chiamandola Pa-8700+, ed è già pronta col processore dal temibile nome in codice di “Mako” (come lo squalo) per offrire ai clienti Risc/Unix sostanzialmente una maggior capacità di potenza di quella offerta dal processore Itanium 2 “McKinley”.
Il primo Pa-8800 adotta, apparentemente, un processo di costruzione simile a quello di Ibm: rame/Soi (Silicon On Insulator), moduli multichip (Mcm) e la tecnologia di packaging che la stessa Ibm sta utilizzando nella propria linea di processori Risc Power4 “Spinnaker”. Questi processori contengono due core e una cache distribuita L1/L2 da 1,5 Mb. Si tratta, effettivamente, di un server a due vie Smp su un singolo chip. Hp, che utilizza gli stabilimenti di costruzione Ibm Microelectronics, sta adottando un approccio similare con i Pa-8800. Comunque, mentre Ibm usa processi a 0,18 micron rame/Soi per i chip Power4, i plant di costruzione dei processori di Big Blue sfruttano il processo a 0,13 micron per i Pa-8800. Il processore Hp Mako include due core completi Pa-8700, le loro cache
integrate L1 e un controller cache L2 Sram, rinchiuso in un singolo modulo. Ogni core Pa-8700 ha una cache per i dati da 750 Kb e un’instruction cache da 750 Kb. Il Pa-8800 ha anche una cache L2 a 32 Mb, che sarà inizialmente fornita dall’Enhanced Memory Systems, compreso su quattro chip Sram dotati di un’ampiezza di banda da 10 Gbps. Il nuovo processore di Hp include anche un’interfaccia bus su un solo chip, proprio simile all’Ibm Power4.
