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Pagine LinkedIn: come sfruttarle per migliorare la comunicazione aziendale

Certamente, tra i social più popolari, quello preferito dalle aziende è LinkedIn, poiché esse sono le assolute protagoniste della piattaforma. LinkedIn mette a disposizione delle aziende numerosi strumenti, tra cui le pagine: vediamo cosa sono, come si creano e come sfruttarle per migliorare la comunicazione aziendale.

Comunicare online è diventata un’assoluta necessità per le aziende. Non essere presenti su Internet oggi equivale, in sostanza, a non esistere. Naturalmente ciò non è vero, o almeno non del tutto. Ma sta di fatto che, per le imprese, non comunicare sulla Rete può comportare degli svantaggi significativi rispetto ai propri competitor.

I mezzi disponibili per comunicare sono aumentati in maniera considerevole negli ultimi anni: se in passato la maggior parte delle imprese si limitava ad avere il proprio sito online, oggi non è più così; molte, infatti, sono presenti anche – o per meglio dire soprattutto – sui social media.

Ora: tra i vari mezzi di comunicazione, i social sono quelli che negli anni recenti hanno conosciuto una crescita più vertiginosa, non solo nella popolarità, ma anche nel numero. Instagram, Facebook, X, TikTok e LinkedIn sono senza dubbio alcuni tra i più conosciuti e popolati. Tra di loro ci sono, come è ovvio, molte differenze, come per esempio la tipologia di utenti che li popolano.

Certamente, tra quelli menzionati, il social preferito dalle aziende è LinkedIn, poiché esse sono le assolute protagoniste della piattaforma. In questo spazio digitale, ogni realtà – dalla PMI alla multinazionale – può comunicare con i clienti, con gli aspiranti dipendenti e con i partner per raccontare la propria vision e la mission.

LinkedIn mette a disposizione delle aziende numerosi strumenti: ci sono per esempio i gruppi, già ampiamente trattati in questa guida, e le pagine, di cui invece parleremo a breve.

Cosa sono le pagine LinkedIn

Le pagine LinkedIn sono dei veri e propri “profili aziendali”. Ogni impresa ne può avere una, così come ogni utente può avere un profilo. Per crearne una è sufficiente avere un profilo personale e l’autorizzazione di un proprietario dell’azienda a procedere. Ne esistono di tre tipi: “Aziendale”, “Vetrina” e “Istituto didattico” (quest’ultimo è riservato alle scuole e alle università).

La prima tipologia è quella più classica e diffusa. Ogni pagina aziendale contiene al suo interno alcune sottosezioni: la “home”, dove si trova una panoramica di tutti i contenuti condivisi dall’azienda; la sezione “chi siamo”, dove sono fornite informazioni come il link al sito istituzionale, il settore di appartenenza, la dimensione, l’indirizzo della sede principale, le pagine affiliate, ecc.; la sezione “post”, contenente tutto ciò che la società condivide (immagini, video, articoli, documenti); la sezione “lavoro”, dove sono pubblicati gli annunci per la ricerca di nuovo personale; la sezione “Vita aziendale”, nella quale si trovano alcune testimonianze dei dipendenti, i profili LinkedIn dei dirigenti e molto altro ancora; e infine la sezione “persone”, in cui è possibile consultare chi lavora già per la società.

Pagine LinkedIn
Le sezioni da compilare per creare una pagina LinkedIn aziendale – Fonte: LinkedIn

Ogni impresa presente su LinkedIn può essere seguita: per farlo è sufficiente cercarne il nome nell’apposita barra di ricerca e, una volta trovata, premere “segui”. In questo modo, ogni volta che la pagina condividerà qualcosa, l’utente riceverà una notifica.

In secondo piano ci sono le pagine “Vetrina”. Rispetto alle precedenti, queste sono associate a una pagina aziendale principale. Generalmente si tratta di business unit o iniziative facenti parte di una realtà più grande. Per crearne una, come vedremo in seguito, è necessario associarvi una (sola) pagina principale. Rispetto a quelle “tradizionali”, sulle pagine vetrina si trovano un numero inferiore di sottomenu: la “home”, la sezione “chi siamo” e “post”. Per il resto, le meccaniche sono pressoché analoghe.

Ci sono, infine, le pagine dedicate alle istituzioni deputate all’insegnamento, ossia le scuole e le università. Queste pagine sono simili a quelle aziendali ma, data la singolarità delle istituzioni che rappresentano, mostrano anche alcune differenze.

Come per le aziende, le pagine di queste istituzioni possono essere trovate utilizzando la tradizionale barra di ricerca. All’interno di ognuna ci sono diverse sezioni: la “home”, in cui sono riassunte tutte le principali informazioni (post, eventi organizzati, ex studenti che si sono diplomati o laureati nell’anno corrente, ex studenti e attuali colleghi, ecc.); la sezione “chi siamo”, che racconta brevemente la storia dell’istituzione e fornisce alcuni dettagli (link al sito, settore di pertinenza e grandezza); la sezione “post”, dove sono elencati tutti gli elementi condivisi dall’istituzione; la sezione “lavoro”, in cui si trovano tutti gli annunci lavorativi;  e infine la sezione “ex studenti”, dove sono elencati tutti coloro che hanno ottenuto un titolo di studio presso quella istituzione.

Come si crea una pagina LinkedIn

Una volta che si è compreso quali sono le differenze tra le varie tipologie di pagine aziendali su LinkedIn, è possibile iniziare e crearne una. Per farlo, è necessario scaricare l’app desktop per PC oppure eseguire l’accesso attraverso il sito web. Una volta fatto ciò, bisogna selezionare la casella “Per le aziende” in alto a destra e cercare la voce “Crea una pagina aziendale”.

A questo punto dovrebbe aprirsi un ulteriore menu con tre scelte disponibili: “Azienda”, “Pagina Vetrina” e “Istituto didattico”. Queste, come abbiamo già visto in precedenza, sono le tre principali categorie di pagine aziendali.

Pagine LinkedIn
La pagina LinkedIn in cui è possibile selezionare quale tipologia di pagina creare. Fonte: LinkedIn

Cominciamo con la prima categoria. Per creare la pagina della propria azienda è sufficiente seguire alcuni semplici passaggi. In primo luogo, è necessario inserire il nome, l’indirizzo LinkedIn univoco della pagina (che si genera in automatico una volta inserito il nome), il link al sito web, il settore, il numero di dipendenti e il tipo di organizzazione (non profit, quotata, governativa, ecc.). Infine, è possibile aggiungere il logo e, volendo, lo slogan.

Prima di accettare le condizioni della piattaforma (che significa certificare di essere il legale rappresentante dell’organizzazione di cui si è creata la pagina), è consigliabile leggerle attentamente.

Una volta creata la pagina si aprirà una dashboard che consente di proseguire la personalizzazione, aggiungendo o modificando ulteriori informazioni. A questo punto, per esempio, è possibile inserire l’immagine di copertina, la policy principale relativa al luogo di lavoro (ibrido, in sede o a distanza) e la città in cui si trova la sede principale. Inoltre, naturalmente, da ora in avanti è possibile iniziare a invitare i propri contatti personali a mettere “Mi piace” alla pagina e a condividere i primi contenuti. Come vedremo successivamente ci sono alcune strategie da mettere in pratica per fare in modo che la propria pagina abbia successo.

Per quanto riguarda le “Vetrine”, il processo di creazione è identico a quello delle pagine aziendali. L’unica differenza sostanziale impone di inserire il nome della società principale a cui la vetrina fa riferimento cercandolo nell’apposita barra di ricerca. Terminata questa fase è possibile procedere con la personalizzazione.

Infine, è possibile anche creare una pagina per le istituzioni scolastiche e accademiche. Ancora una volta il processo non è molto diverso dai casi precedenti, seppure – com’è ovvio – ci siano delle differenze.

Nel corso della fase preparatoria, in questo caso, è necessario inserire il nome dell’organizzazione, l’indirizzo LinkedIn univoco (sempre generato automaticamente dopo l’inserimento del nome), il link del sito web, il settore di appartenenza, la dimensione dell’organizzazione, il logo e uno slogan. Ancora una volta, infine, è necessario accettare i termini e le condizioni della piattaforma.

Una volta completata questa prima fase, è possibile accedere alla dashboard che permette di personalizzare la nuova pagina e iniziare a invitare gli studenti attuali o passati a interagire con essa.

Come sfruttare le pagine LinkedIn per migliorare la comunicazione aziendale

Completata la fase di creazione della propria pagina LinkedIn aziendale, è il momento di iniziare la personalizzazione. Questa fase è cruciale, dal momento che, se ben svolta, consente alle imprese di attirare su di sé l’attenzione di molti utenti e, possibilmente, convertirli in clienti.

Per personalizzare la propria pagina aziendale è possibile utilizzare sia il proprio smartphone, sia il proprio PC. Se si utilizza quest’ultimo supporto, le pagine di propria competenza si trovano nella colonna di sinistra sotto la voce “le mie pagine”. Una volta selezionata quella di proprio interesse è necessario cominciare a personalizzarla. Ma andiamo con ordine: per prima cosa è importante capire come funziona la dashboard e che cosa permette di fare.

Pagine LinkedIn
Dashboard di controllo di una pagina LinkedIn. Fonte: LinkedIn

Com’è possibile vedere, nella parte alta della schermata, sotto “le azioni di oggi”, LinkedIn suggerisce alcune informazioni che potrebbe essere utile aggiungere per arricchire la propria pagina. Sotto questa sezione, invece, si trova la sezione in cui sono riassunti gli ultimi post condivisi. Infine, nella parte più bassa si trovano le statistiche relative alla pagina (visitatori, nuovi followers, impressioni, ecc.) e le pagine che si seguono. Una volta esplorata la prima sezione, ossia la dashboard, è possibile procedere gradualmente facendo lo stesso con tutte le sezioni della colonna di sinistra.

A lato, come è possibile vedere dall’immagine, si trovano subito alcuni pulsanti molto utili: il primo, quello cioè che raffigura una piccola penna, permette di aggiungere una foto di copertina, mentre quello sotto – “Crea” – consente di pubblicare subito un contenuto. Attraverso il tasto “Visualizza come utente”, inoltre, è possibile osservare come una persona che non ricopre cariche amministrative all’interno della pagina veda quest’ultima.

Nella sezione “Post della pagina” si trovano, in ordine cronologico, tutti i contenuti che si sono condivisi. Ognuno di questi può essere promosso, sponsorizzandolo, consigliato, commentato, diffuso o eliminato. Da qui, inoltre, è possibile anche monitorare le statistiche di ciascun post.

Nella terza sezione, “Analisi”, si trovano tutte le principali metriche attinenti alla pagina. Questa sezione è probabilmente quella più importante da un punto di vista della comunicazione strategica, perché permette di monitorare l’andamento delle proprie attività in maniera capillare. In particolare, è possibile tenere d’occhio le statistiche dei contenuti (clic, commenti, impressioni, ecc.), quelle relative ai followers, ai semplici visitatori e addirittura dei principali concorrenti (che vanno selezionati manualmente).

In caso di necessità, gli amministratori possono esportare le statistiche in un pratico file Excel, analizzarle e successivamente mettere a punto delle strategie ad hoc per migliorare le prestazioni della propria pagina.

Le due sezioni successive, “Feed” e Attività”, mostrano, in sostanza, ciò che hanno condiviso le pagine alle quali si è messo “Mi piace” e le proprie attività. Invece, nella “Posta in arrivo”, è possibile comunicare direttamente con gli utenti tramite il servizio di messaggistica. In questo modo gestire le comunicazioni ad personam diventa molto più semplice, così come gestire le richieste di possibili clienti. I messaggi possono essere filtrati inoltre a proprio piacimento, rendendo la gestione più agevole.

C’è poi la sezione “Modifica pagina”. Da qui è possibile aggiungere o rimuovere i pulsanti (molto utili per farsi contattare più rapidamente o per permettere di iscriversi più facilmente al proprio servizio); modificare le informazioni inserite in un primo momento o inserirne di nuove (luogo di lavoro, impegni, località, ecc.).

Ci sono, infine, le impostazioni. Da questa sezione è possibile gestire molti aspetti relativi alle pagine aziendali. Per esempio, si possono nominare nuovi super amministratori, amministratori e analisti. Ogni utente, in base al ruolo che ricopre, può compiere un certo numero di azioni.  I super amministratori possono gestire ogni aspetto della pagina e nominare nuovi amministratori. I secondi, invece, possono condividere contenuti, commentare come pagina ed esportare le analisi. Gli analisti, infine, possono solamente visualizzare ed eventualmente esportare le analisi. Dalla sezione impostazioni, inoltre, è possibile gestire i membri con restrizioni, le pagine seguite, la posta in arrivo e le offerte di lavoro.

Una volta compreso come funziona la dashboard – che ricordiamo essere il principale strumento di gestione di ogni pagina LinkedIn, sia essa una vetrina o una pagina di un istituto didattico – è il momento di passare ad analizzare alcune strategie potenzialmente vincenti che possono portare a una crescita dei numeri e, quindi, anche a un aumento dei propri clienti.

Per prima cosa, per avere una pagina che si faccia notare è necessario completare la personalizzazione. Questo implica aggiungere dettagli inizialmente non rilevanti, come l’immagine di copertina. Sebbene possa sembrare marginale: il modo in cui la pagina si presenta agli occhi di chi la vede per la prima volta è molto importante per esercitare una buona prima impressione. Al contrario, una pagina non curata può trasmettere poca fiducia o finanche una mancanza di serietà e attenzione al dettaglio.

In secondo luogo, soprattutto inizialmente, quando cioè è necessario attirare l’attenzione per ottenere i primi “Mi piace”, è fondamentale condividere contenuti con costanza. Questi dovrebbero essere orientati a coinvolgere gli utenti, magari con una call to action che li inviti a commentare o a condividere a loro volta il contenuto. Operare contrariamente, cioè pubblicando post soltanto occasionalmente, impedirà quasi certamente alla pagina di decollare. Per monitorare l’andamento del proprio operato è consigliabile (per non dire obbligatorio) sfruttare gli strumenti di analisi messi a disposizione da LinkedIn già visti in precedenza.

È importante non preoccuparsi solamente dell’iniziale crescita della pagina da un punto di vista dei numeri, ma anche della sua gestione. In questo senso, c’è una strategia che può risultare utile in entrambi i casi: è possibile nominare degli amministratori che siano di supporto al super amministratore. Essi, come già spiegato, possono aiutare chi gestisce la pagina a sbrigare i compiti più onerosi: rispondere ai messaggi, ai commenti, eccetera. Gli amministratori, insieme agli analisti e a tutti coloro che operano nel contesto della pagina, possono inoltre invitare i propri contatti a mettere “Mi piace” alla pagina, così da aumentarne la visibilità. Invitare i propri collegamenti a compiere questa azione è molto semplice e si può fare direttamente delle impostazioni.  È importante, inoltre, qualora un’azienda decida di creare la sua pagina LinkedIn, che lo renda noto ai propri dipendenti. In questo modo, se essi lo desiderano, possono aggiungere al loro profilo personale che lavorano per l’azienda e condividere il fatto con la loro rete personale.

In ultima istanza è necessario considerare il fattore “sponsorizzazione”. Su LinkedIn, infatti, ogni pagina può sponsorizzare i propri contenuti per raggiungere una audience più ampia e, potenzialmente, attirare nuovi clienti. Farlo, ovviamente, non è gratuito, tutt’altro. Quindi, prima di pagare una certa somma e sponsorizzare i propri contenuti è opportuno fare le dovute considerazioni.

In primo luogo, è fondamentale chiedersi se prima di investire si è fatto tutto ciò che era necessario per attirare il proprio pubblico di riferimento attraverso gli strumenti di cui si dispone gratuitamente. Se la risposta è negativa, allora prima è importante sfruttare queste possibilità: non è affatto impossibile che, una volta compiute le azioni necessarie, ci si accorga che si riesce a raggiungere il proprio target di riferimento senza l’ausilio delle sponsorizzazioni. Se, al contrario, si nota che nonostante i propri sforzi non si è riusciti a raggiungere i risultati sperati, allora è opportuno sfruttare questo potente mezzo. Per farlo, è necessario aprire la dashboard della pagina, selezionare la voce “Sponsorizza ora”, configurare il gestore delle campagne promozionali e seguire i dovuti passaggi.

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