Palm acquisisce la tecnologia dell’Os Be e si avvicina ai chip Arm

A fronte dei continui aumenti di share di Compaq e Handspring, per non perdere la prima posizione nel segmento Pda, Palm ha deciso di rafforzare hardware e software dei propri prodotti attraverso acquisizioni e accordi

Le ultime vicissitudini del mercato dei dispositivi palmari, che ha visto una
forte crescita di Compaq e Handspring,  hanno spinto Palm a correre ai
ripari nel tentativo di conservare la prima posizione. Così da una parte
l’azienda ha tentato di fornire nuova linfa al sistema operativo Palm Os,
puntano all’acquisizione degli asset tecnologici e alla proprietà intellettuale
del produttore di software Be, mentre dall’altra parte ha cercato di rendere più
competitivo l’hardware, cercando di avvicinare all’ambiente Palm quei produttori
di chip che da sempre orbitano attorno al mondo Arm, ossia Intel, Motorola e
Texas Instruments.


Le tre aziende hanno accettato entrare a far parte del programma Palm Os
Ready. In particolare, Intel e Motorola si occuperanno dei progetti di
riferimento: la prima  si è impegnata a fornire le soluzioni Strong Arm e
Xscale,  mentre la seconda fornirà le soluzioni DragonBall Mx1. Attraverso
Omap, Texas Instruments svilupperà invece una piattaforma di esecuzione
wireless, ottimizzata per supportare Palm Os. Il tutto attraverso una licenza di
sviluppo concordata con Palm.


L’amministratore delegato di Palm, Carl Yankowsky, ha detto che Arm e Palm
lavoreranno a stretto contatto con l’obiettivo assicurare che il sistema
operativo Palm Os confluisca nell’architettura di Arm senza traumi, e che gli
strumenti di sviluppo di Arm siano ottimizzati per supportare la piattaforma
Palm Os. E questo non può che essere un fatto positivo visto che da più parti si
auspicava un’accelerazione di Palm verso i più potenti chip Arm.


D’altra parte, l’acquisizione di Be dovrebbe rafforzare il sistema operativo e
renderlo più competitivo in aree strategiche come la comunicazione, Internet e il
multimedia. «Queste due mosse strategiche – ha precisato Yankowsky – ci
aiuteranno a espandere la nostra piattaforma si mercati più ampi rispetto a
quello cui attualmente ci rivolgiamo».


La decisione di Palm di puntare sulla tecnologia alla base di
Be per migliorare il proprio sistema operativo è stata accolta
favorevolmente dagli analisti che si sono mostrati concordi nel ritenere che sia stata la
scelta più azzeccata per iniziare a intaccare il crescente potere del Pocket Pc
di Microsoft. A patto però che Palm sappia sfruttare nel modo migliore le potenzialità
di Be.

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