La società punta a un ritorno agli utili già nel primo semestre del nuovo esercizio e guarda al mondo delle aziende con prodotti e soluzioni specifiche.
Sicuramente l’intervento di Carl Yankowski, chief executive di Palm, era il più atteso all’apertura di quella che una volta si chiamava PcExpo e che oggi, forse a sottolineare un certo spostamento dai personal computer più tradizionali verso quelle che oggi sono definite le “nuove frontiere” della portabilità, è stato ribattezzata TechXNy. E non solo perché a Yankowski era stato affidato il discorso inaugurale, ma anche e soprattutto perché è stato un momento per fare il punto sulla situazione della società e delle linee strategiche attraverso le quali sta progettando il proprio rilancio.
Tanto per iniziare, proprio in concomitanza con l’apertura della fiera newyorkese, Palm ha reso noti i propri risultati trimestrali che, sebbene in perdita, si sono attestati al di sopra non solo delle previsioni degli analisti, ma anche delle dichiarazioni rilasciate non più tardi di qualche settimana fa dalla società stessa.
Pesante comunque lo scenario. Eccesso di magazzino, ritardo nel lancio di nuovi modelli, per non parlare della competizione sempre più accesa nel comparto, hanno portato a un dimezzamento del fatturato, che è passato dai 350 milioni di dollari del quarto trimestre dell’anno scorso, agli attuali 165 milioni. Le perdite si sono invece assestate sugli 89 milioni di dollari, pari a 16 cent ad azione, che fanno da “doloroso” contraltare ai 12,4 milioni di utili (2 cent ad azione) del pari periodo del precedente esercizio.
Tuttavia, a detta di Yankowski, la ripresa non dovrebbe tardare. Già per il trimestre in corso la società si attende un fatturato compreso tra i 200 e i 220 milioni di dollari, che potrebbe addirittura raddoppiare nel secondo trimestre del nuovo esercizio, tanto che lo stesso Ceo lascia intuire un ritorno alla profittabilità nel giro del semestre.
Quali le manovre che consentono di arginare la crisi? Manovre di ristrutturazione, che hanno portato l’azienda a tagliare 550 dipendenti, pari al 25% della propria forza lavoro. E poi una forte sinergia con la propria rete commerciale che, aiutata da una politica di pricing decisamente aggressiva, non solo ha aiutato a ridurre le giacenze di magazzino ma sta in questo momento spingendo la vendita in volumi dei nuovi modelli della serie m500.
Ma molto lo faranno anche le innovazioni che la società conta di introdurre nei propri prodotti, grazie a una serie di nuovi accordi annunciati proprio nel corso della fiera di New York.
Uno dei più significativi è stato raggiunto con Intel che, in collaborazione con Xircom, ha rilasciato un modulo Wlan (wireless area network) destinato alla serie m500, che dovrebbe installarsi in modo molto semplice in modalità plug & play.
Non si tratta di una mera curiosità tecnologica, ma di una soluzione che si inquadra perfettamente in un nuovo progetto strategico non a caso annunciato sempre nel corso del TechXNy. Palm ha infatti reso noto il prosieguo di un accordo di collaborazione iniziato lo scorso mese di settembre con PricewaterhouseCoopers, con l’obiettivo di aiutare le imprese nell’implementare l’accesso wireless via Palm alle applicazioni aziendali.
Nella stessa direzione si muove la collaborazione con Extended Systems. Sfumata l’ipotesi di acquisizione, anche e soprattutto a causa della congiuntura nella quale versa Palm, la cooperazione prosegue e Palm commercializzerà con il proprio marchio il software TndConnect Server di Extended Systems. Si tratta di un accordo non esclusivo, con il quale però Palm offre ai proprio clienti una soluzione per l’accesso via Palm alle informazioni aziendali, inclusi Micorsoft Exchange e Lotus Domino.
È evidente che nel mirino di Yankowski ora sono entrate in modo dominante le imprese, verso le quali si rivolge non solo con nuovi prodotti, ma con una serie di soluzioni che puntano a favorire l’accesso dei lavoratori mobili alle informazioni e alle applicazioni residenti in azienda.