Per fronteggiare il periodo di vendite fiacche e l’arrivo dei nuovi Pocket Pc, il Ceo della società annuncia dispositivi da 100 dollari e l’iniziativa, limitata ai soli Stati Uniti, “2 al prezzo di 1”
Non è certo uno dei periodi migliori per Palm. Da una
parte, con l’arrivo del nuovo processore xScale, la concorrenza si sta facendo
ancora più agguerrita e competitiva e dall’altra il mese di giugno sta facendo registrare
vendite decisamente fiacche. Così, per far fronte a questi due avvenimenti, il Ceo
Eric Benhamou ha adottato una doppia strategia. Per l’immediato la contromossa volta a
fronteggiare le vendite limitate è una promozione piuttosto allettante (e purtroppo limitata ai
soli Stati Uniti): chi compra un m500 riceve in omaggio un
m105. Per il medio periodo è arrivato invece l’annuncio della disponibilità entro
fine anno di tre nuovi handhled, di cui uno con prezzo
inferiore ai 100 dollari.
Benhamou ha sottolineato come tale cifra sia una sorta di barriera che non
bisogna superare per riuscire a far affermare un prodotto, come per esempio è
successo per i Dvd player o i Walkman. Ma soprattutto, ha precisato il Ceo, Palm
è in grado di costruire un prodotto con tale prezzo e riuscire a essere
profittevole. Non solo. Benhamou ha affermato che quello dei prezzi sempre più
contenuti sarà un trend che riguarderà i prodotti Palm in
generale. Ha infatti precisato che il costo dei prossimi dispositivi
continuerà a scendere di pari passo con quello degli schermi a colori. Riguardo
invece la possibilità di avere la comunicazione wireless su tutta la gamma, il
Ceo dell’azienda ha detto che questo avverrà solo in un secondo tempo, perché
ora tale integrazione non consentirebbe di proporre handheld da 100 dollari.
Tuttavia uno dei tre nuovi modelli disponibili nel corso dell’anno consentirà di
effettuare telefonate. Più avanti nel tempo, sono anche in preventivo prodotti
con integrata una tastiera.
A margine degli annunci, Benhamou ha tracciato una panoramica del mercato
degli handheld per l’anno fiscale 2003 secondo la visione di Palm. Il risultato
è stata una previsione di crescita del 10% (contro il 18% degli analisti)
rispetto a quella registrata l’anno precedente, pesantemente segnato da una
drastica diminuzione della domanda. Ma il Ceo di Palm ha detto che la parte
peggiore è passata e fra un anno ci ritroveremo a parlare di previsioni che sono
almeno il doppio di quelle attuali