Obiettivo sviluppare le soluzioni sui palmari Tungsten per l’ambiente professional. A breve possibili nuove strategie per gli Smartphone che al momento rimangono appannaggio di Emotion.
10 giugno 2004Tre sono i distributori italiani di PalmOne, ma solo uno ha ancora l’esclusiva dei prodotti wirelles e, sostanzialmente del Treo (ora anche in una versione aggiornata a livello di messaggistica, di fotocamere, di backup dei dati e gestione documenti Office). Il privilegiato è Emotion (prima della fusione tra Palm e Handspring importatore unico di quest’ultimo). Un privilegio dovuto, quindi, ma a quanto pare sia Esprinet che Ingram spingono per avere a listino l’offerta completa e non solo i palmari. E’ anche vero, però, che i due distributori potrebbero essere il braccio destro (e magari anche quello sinistro) per gli operatori che vorranno abbracciare i device di PalmOne per le soluzioni professional. Il che non è poco e forse neppure facile visto che il primo scontro frontale è da portare avanti con Hp. Ma Luca Tammaccaro, country manager di PalmOne Italia dal novembre scorso, ci tiene molto all’utenza professional (ancora su per giù il 25% della clientela). E per questo offre “margini più consistenti, concorrenza di operatori limitata, device molto stabili in ambito office e una strategia di canale al 100 % indiretta”. Il tutto impacchettato in un programma di canale ad hoc (classico, ma preciso). Il messaggio è indirizzato a sviluppatori, piccoli delaler. Operatori che hanno a che fare con il mercato Smb e dove c’è spazio per cerare nuove soluzioni per i palmari Tungsten e magari anche per localizzare le molte soluzioni che compongono il catalogo disponibile in…inglese. Operatori che siano, comunque, capaci di fare formazione: uno degli impasse più evidenti di questo settore.