Rotomail Italia ha sviluppato un applicativo in house e brevettato un sistema per confezionare con cambio formato immediato fino a 800 libri all’ora diversi fra loro.
Industrializzare un progetto artigianale mettendo a punto un sistema di stampa on demand in grado di confezionare un libro diverso dall’altro con un cambio formato immediato. Se non una risposta manifesta alla crisi dell’editoria tradizionale – sempre più in competizione anche con il Web – un’opportunità di business localizzata nello short run e nella possibilità di far vivere per sempre il catalogo di un editore. L’ha intravista Giovanni Antonuzzo, co-fondatore e amministratore delegato di Rotomail Italia, realtà creata nel 1996 e legata «da una partnership ventennale» a Rotolito Lombarda, società che, «non senza qualche scetticismo», si è lasciata traghettare poco meno di quindici anni fa nel mondo della stampa digitale a colori e con la quale Rotomail sta ora promuovendo un’attività in qualità di polo tecnologico per la stampa su misura di libri.
Un servizio volto a soddisfare qualsiasi esigenza produttiva del mercato editoriale attraverso l’industrializzazione dei processi di stampa per la realizzazione anche solo di una singola copia. «L’idea – ci spiega Antonuzzo – è nata dalla volontà di mettere in produzione un libro diverso dall’altro attraverso una macchina brevettata e realizzata in partnership con Tecnau che, diversamente da altri nomi blasonati del mercato, ha creduto in questa iniziativa imprenditoriale». Grazie alla realtà di Ivrea, già fornitore di Rotomail Italia per l’hardware dedicato ai libretti variabili con i quali viene, fra l’altro, prodotta la bigliettazione di Costa Crociere, Msc e Hotelplan, è stato possibile “stressare” la tecnologia fino a ottenere Vary Book, «un sistema – conferma il nostro interlocutore – in grado di confezionare con cambio formato immediato fino a 800 libri all’ora diversi fra loro sia per dimensione che per spessore».
Una vera e propria rivoluzione industriale costata quattro milioni di euro e oltre tre anni di lavoro per progettare, costruire e rendere operativa una soluzione che «elaborati i dati, provvede all’invio stampa immediato, al confezionamento e alla produzione in sequenza nel medesimo ciclo produttivo non solo di libri, ma anche di manuali, corsi di formazione, bilanci aziendali personalizzabili e molto altro ancora». Ad automatizzare il cambio formato calcolando le diverse altezze di pagina e il conseguente job necessario, ci pensa il software sviluppato al 70% in house da Rotomail Italia. La stessa che, su 115 dipendenti, annovera al proprio interno un pool di una trentina di sviluppatori. «Sono loro – sottolinea il manager – che hanno messo a punto un’applicazione in grado di leggere il codice che accompagna ogni singolo foglio all’interno della macchina controllandone elettronicamente ogni passaggio al fine di evitare qualsiasi errore».
In questo modo, da precursore nel mercato mondiale del digital color, della tecnologia inkjet, high-speed full-color e antesignana per quanto riguarda le attività transpromo, Rotomail Italia punta ora a proporre un contenitore di prodotti variabili all’interno dei quali inserire, a richiesta, immagini fotografiche, voucher, promozioni, dediche personalizzate che non richiedono – ed è qui la vera rivoluzione – produzioni parallele e ulteriori costi marginali. Al contrario, Vary Book permette la tracciatura di ogni fase produttiva, la realizzazione di consegne in 24-48 ore e una tiratura fino a una singola copia per una riduzione del fuori magazzino e del fuori catalogo. «Ora il nostro obiettivo – conclude Antonuzzo – è realizzare un repository che ci permetta di mettere in produzione su richiesta di grandi e piccoli editori, come pure di giovani autori un qualsiasi quantitativo di copie da fornire all’istante anche grazie alla partnership con Rotolito Lombarda, che senza confini troppo rigidi, provvederà agli ordinativi più consistenti e che arrivano al milione di copie».