Quasi il 50% delle aperture si deve ai giovani fino a 35 anni. La quota relativa alle persone fisiche si attesta al 78,4% del totale, le società di capitali sono pari al 15% e le società di persone al 6,1%.
Secondo i dati del
Dipartimento delle Finanze a gennaio 2014 sono state aperte 78.966
nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra una flessione
del 9%.
La distribuzione
per
natura
giuridica
mostra che la quota relativa alle persone fisiche nelle
aperture di partita Iva si attesta al 78,4%
del totale, le società di capitali sono pari al 15% e le
società di persone al 6,1%. Rispetto al gennaio 2013, le società di capitali sono le uniche che registrano un
aumento del numero di aperture (+2,5%), mentre
le società di persone mostrano una flessione che supera il 20%; le aperture
intestate a persone fisiche calano del 9,7%.
Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 46% delle partite Iva avviate a gennaio 2014 è
localizzato al Nord, il 22,4% al Centro ed il 31,7%
al Sud ed Isole. Il confronto con gennaio 2013 mostra che tutte le Regioni hanno
accusato un calo di aperture tranne la Provincia
di Bolzano: la flessione è di oltre il 10% in Lazio, Sicilia,
Campania, Puglia ed Emilia-Romagna.
La classificazione
per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare
il maggior numero di aperture di partite Iva: oltre il 21% del totale, seguito
dalle attività professionali (circa il 20%), edilizia e sanità. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, tutti i settori
principali registrano un calo
di
aperture,
con
punte
di
oltre
il
10%,
mentre l’eccezione è rappresentata dalle
“altre attività di servizi” che
invece fanno segnare un aumento del 7,2%.
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con i maschi
che risultano intestatari del 62,7% delle nuove partite Iva. Il 49,1% delle aperture
è attribuito a giovani
fino a 35 anni ed il 34,3%
alla classe 36-50 anni. Rispetto
al gennaio 2013 le prime tre classi di età (fino ai 65 anni) mostrano
un calo di aperture intorno al 10%. La diminuzione è molto più contenuta invece nella classe di età sopra i 65 anni (-1,6%).
Le adesioni al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità in questo mese sono state 26.324,
con una sostanziale stabilità
rispetto al gennaio precedente (-1%).