Passa per i server blade l’offensiva di Dell nell’enterprise

Due nuovi modelli arricchiscono la gamma di sistemi medio-alti della società americana. La strategia si completa con macchine multiprocessore e software di gestione. All’insegna dell’evolutività e della modularità lo sviluppo futuro nel settore.

Dell ha potenziato l’offerta di sistemi per i data center delle grandi aziende, annunciando il debutto nei server blade, presentando nuovi sistemi a 4 vie e rinnovando le funzionalità del software di management. L’obiettivo del produttore è di "rispondere alle esigenze dei Cio in termini di Tco, consolidamento delle infrastrutture e capacità di gestione", come ha spiegato Kevin Rollins, president e Chief operating officer della società in un incontro con la stampa internazionale a New York. I modelli blade sono due; uno privilegia la potenza (con due Pentium III e un massimo di 168 processori per rack), l’altro la densità (con due Pentium III a basso voltaggio e un massimo di 500 processori per rack). Due anche i nuovi server multiprocessore, i modelli Power Edge 6650 e 6600, disponibili a maggio al prezzo base di 7.505 e 6.575 euro. Alloggiano 4 processori Intel Xeon e hanno 16 Gb di Sdram.


Sul fronte del management, poi, Dell ha aggiunto nuove funzionalità per la gestione remota del software alla propria suite OpenManage. Secondo l’azienda, il tool consente di utilizzare lo stesso hardware per applicazioni differenti, per esempio una di giorno e l’altra di notte, ottimizzando le risorse.


Nel corso dell’anno e nel 2003 saranno rilasciati nuovi "mattoni", così li chiama Dell, che permetteranno di incrementare le prestazioni, aggiungendo Cpu, memoria, storage o I/O. La strategia futura prevede anche lo sviluppo congiunto insieme a Microsoft di InfiniBand, da adottare progressivamente nel backplane dei sistemi.

Acquisizioni in vista?


Non sono arrivate, invece, da New York indiscrezioni su possibili cambi strategici per Dell e, soprattutto, su future acquisizioni, pure adombrate da Rollins nell’intervista concessa a Linea Edp (si veda testo sotto). Ma molte indiscrezioni filtrano da agenzie e analisti americani. Per la società, l’ingresso nel mercato dei server blade rappresenta un ulteriore passo in un segmento di mercato che va oltre i pc e che si orienta verso soluzioni con margini senza dubbio più interessanti. Secondo gli analisti, però, il lancio è comunque sintomatico del perdurare delle difficoltà in area pc. Difficoltà acuite dal rincaro di alcune componenti chiave, che, secondo dichiarazioni rilasciate dalla stessa Dell, comporterebbe un aumento del costo di produzione di un 10% non riassorbibile con i soli costi interni. Ed è a causa di questo aumento che Dell si troverebbe nella condizione di abbassare le proprie stime per il primo trimestre dell’anno in corso di 2 o 3 cent per azione.


Da più parti, poi, si è vociferato di un forte accordo con Lexmark, che potrebbe andare oltre la "semplice" commercializzazione delle stampanti di quest’ultima, ma potrebbe persino arrivare a una fusione (secondo Bloomberg), a far da contraltare a quella tuttora in corso tra Hp e Compaq. Del resto, era stato lo stesso Michael Dell a dichiarare pubblicamente l’intenzione di varare una politica di acquisizioni. Le prime mosse, tuttavia, si fanno ancora attendere.

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