Con lo scopo di espandere l’adozione dei servizi cloud in tutta Europa e oltre, Hewlett Packard Enterprise ha annunciato la disponibilità del catalogo di servizi cloud Cloud28+, un app store enterprise centralizzato che comprende già oltre 680 servizi cloud erogati da 150 membri della community Cloud28+, suddivisi tra soluzioni Infrastructure-as-a-Service, Platform-as-a-Service e Software-as-a-Service.
Disponibile dal 10 dicembre all’indirizzo http://www.cloud28plus.eu/, a oggi sono oltre un migliaio le organizzazioni che hanno effettuato la pre-registrazione per l’utilizzo dei servizi del catalogo online che incrocia i requisiti dettagliati di workload con i servizi cloud appropriati, a diversi livelli di prezzo, per individuare quelli più adatti alle proprie specifiche esigenze di business.
Per gli utilizzatori è, infatti, possibile impostare la ricerca in base alla dislocazione del datacenter o al provider che eroga il servizio cloud richiesto, così da assicurare la conformità alle normative locali e alle policy aziendali, mentre HPE Helion OpenStack su cui è basato il framework tecnologico di Cloud28+ garantisce la portabilità dei servizi cloud, evitando il lock-in sul fornitore per il cliente finale.
Tra gli ulteriori vantaggi offerti dal nuovo catalogo messo a punto dalla community federata, composta da service provider, rivenditori, ISV, sviluppatori, enti pubblici e utenti finali, anche la possibilità di individuare le soluzioni degli ISV native per il cloud con cui collaborare in un’ottica di Idea Economy e l’ampliamento delle funzionalità di go-to-market mediante la pubblicazione di servizi propri all’interno del catalogo, al fine di rendere i team It aziendali più profittevoli.
Fondamentali per la crescita dell’economia digitale, i servizi del catalogo Cloud28+, che attualmente comprendono un’ampia offerta di soluzioni a copertura di gestione dati, end-user productivity, business app, digital marketing, sviluppo software e sicurezza, sono, quindi, disponibili attraverso un’unica fonte per i clienti di tutti i 28 Stati membri della UE, e oltre.
A sua volta, l’iniziativa, utile a ottimizzare il passaggio verso l’It ibrido delle aziende paneuropee, rappresenta un’importante pietra miliare nel percorso verso un Mercato Unico Digitale Europeo.