Quando l’It è complice di un impoverimento di massa.
Non sappiamo se la circostanza riguarda tutti gli istituti di credito, pertanto evitiamo di far nomi.
Fatto sta che uno in particolare da questo mese ha abolito un servizio che noi pensavamo fosse comodo per gli utenti: la comunicazione sulla quietanza di prelievo da Atm (il bancomat) del residuo disponibile nel mese.
Ingenui che siamo, pensavamo che fosse un sistema utile per tenere sotto controllo le spese.
Certo, esistono i taccuini, ma vuoi mettere la certezza che ti dà la tua banca?
Via, sparito con l’eliminazione di una riga di codice dal sistema che governa i bancomat.
Non solo, la stessa banca di cui sopra, interrogata sulla faccenda, ha rivelato di aver anche raddoppiato il plafond giornaliero e aumentato quello mensile.
Saremo disattenti, ma da queste parti, cioè quelle dell’utenza, non sono arrivate comunicazioni esplicite in merito.
Andando oltre lo stupore, vien fatto di pensare alla diuturna litania cantata dai vari telegiornali nazionali: “la gente fa fatica ad arrivare a fine mese senza indebitarsi”.
E gli togliete uno strumento di controllo della spesa, per quanto si vuole banale e aggirabile, e gli spianate la strada all’indebitamento?
Non avevamo bisogno di ulteriori conferme, ma ancora una volta si è capito da che parte stanno i gestori del denaro.
Dalla loro.





