Pay per clic: motori vs portali – seconda parte

WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca

Nella prima parte di questo articolo mi sono soffermato soprattutto sulle peculiarità dell’advertising con le campagne pay per click nei motori di ricerca, advertising che deve essere concepito tenendo ben presente che l’utente che fa ricerche in rete su prodotti o servizi si trova in una fase avanzata del processo d’acquisto e per tale ragione non ha bisogno di essere stupito con “effetti speciali” (come fa l’advertising tradizionale) ma deve trovare le informazioni che cerca in modo veloce ed efficace.
bisogno dell’utente
 ricerca sui motori di ricerca (nei risultati organici e pay
annuncio testuale mirato a dare risposte alle esigenze e ai bisogni dell’utente, e quindi anche farsi preferire dagli utenti gia nella pagina di ricerca dei risultati è molto importante, come presento in queste slide in power point del Ses 2006.
pagine di atterraggio dell’utente con informazioni mirate a risolvere le esigenze di cui sopra e che spingano l’utente a fare azioni utili alla sua conversione a cliente
 motivazione all’azione (call to action)
Campagne pay per clic nei portali di contenuto
Se attiviamo campagne pay per click sui portali di contenuto bisogna tenere in considerazione il fatto che molto probabilmente l’utente che naviga su tale pagina potrebbe non essere in una fase avanzata del processo d’acquisto. Probabilmente potrebbe essere interessato ai contenuti specifici di quella pagina, e allora possono valere le regole per l’advertising esposte in precedenza se l’inserzionista offre soluzioni o prodotti direttamente correlate ai contenuti informativi di quella pagina.

In realtà, anche se Google permette di fare pubblicità su siti specifici, quando si decide di fare pubblicità nei portali si entra nel circuito Adsense e difficilmente si ha il controllo dei siti su cui compaiono i nostri annunci contestualizzati.

A causa di questa mancanza di controllo è utile prevedere quindi che gli utenti che vedranno la nostra pubblicità probabilmente non sono ancora così interessati ai vostri prodotti e servizi, ma potrebbero esserlo in futuro.

Per tale motivo, le campagne pay per click sui portali di contenuto seguono molto di più le regole dell’advertising tradizionale, utilizzato soprattutto per creare i bisogni e per affermare il brand delle aziende.
Il che significa:
 annunci mirati su specifici plus dell’azienda e atti a valorizzarne il brand

 utilizzo di elementi per carpire l’attenzione dell’utente (e qui i banner grafici tradizionali funzionano molto bene)

 enfatizzazione di elementi di valore che spingano l’utente a cliccare (contenuti, regali, premi, buoni sconto, etc…)

 mirare la promozione più a raccoglierei dati degli utenti per vendite future più che a vendere loro qualcosa subito

 landing page con obiettivo principale la creazione di una database su cui fare azioni successive di marketing (esempio tramite newsletter).

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