Pc: sempre peggio

I dati Idc sono ancor peggiorativi, se possibile, rispetto alle previsioni di poche settimane fa. La colpa, questa volta, è della Cina.

I primi dati del 2013 relativi al mercato mondiale dei pc aprono prospettive ancor più pessimistiche in un quadro generale già tendente al cupo.
Secondo gli ultimi dati resi noti nella giornata di ieri da Idc, la debolezza che sta interessando in questa fase il mercato cinese rischia di colpire pesantemente un comparto già influenzato negativamente non solo alla congiuntura economica, ma soprattutto dai nuovi orientamenti di acquisto dei consumatori, più interessati a smartphone e tablet che a pc tradizionali.

I dati sono preoccupanti, senza eufemismi.
La Cina, che si aggiudica circa un quarto del mercato mondiale dei pc, ha rallentato significativamente gli acquisti nel mese di febbraio, anche a causa di importanti tagli alle spese governative: questo significa che per il primo trimestre non ci si attenderà più un 7,7%, già di per sé tutt’altro che positivo, ma un calo addirittura a due cifre.

La situazione dovrebbe leggermente riprendersi nel corso dell’anno, tanto che, a meno di prossime riletture in negative che nessuno si augura, il 2013 potrebbe chiudersi con un regresso compreso tra l’1,8 e il 2%, che va ad aggravare il bilancio in rosso dei due anni precedenti.

Appare comunque evidente che il mondo dei personal computer, così come lo abbiamo conosciuto, resta un sorvegliato speciale e che il miglioramento delle sue condizioni di salute va giocoforza di pari passo sia con l’evoluzione dello scenario economico mondiale, sia con la necessità di dar vita a nuovi prodotti, dal design e dalle funzionalità accattivanti, in grado di attirare il favore del pubblico.

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