Tre aziende italiane forniranno le strutture video necessarie per trasmettere le gare sportive in tutto il pianeta
Costruita in circa otto anni di impegnativo lavoro nel terzo secolo avanti Cristo, la Grande Muraglia cinese – ideata per proteggere i confini del Paese e per collegare rapidamente tra loro una serie di fortezze – rappresenta ancor oggi un’opera davvero imponente per la sua architettura. In epoca moderna, dovendo ospitare i Giochi Olimpici del 2008, la Cina si è preparata con altrettanto impegno ad affrontare questa mega-kermesse sportiva, mettendo in piedi in sei anni una gigantesca “muraglia” operativa, strutturata non soltanto per accogliere ad hoc atleti e spettatori, ma anche per proteggere il Paese da eventuali assalti terroristici e per collegare le diverse sedi di gara con quasi 200 broadcaster televisivi sparsi in tutto il mondo. Si tratta, insomma, di uno sforzo enorme che dovrebbe servire alla nazione orientale per sfruttare al massimo le tante occasioni offerte dal super-evento agonistico, così da potersi affermare a livello mondiale come potenza di prima grandezza. Negli ultimi anni, in tutte le città ospitanti le competizioni sono stati creati ex novo, o comunque ristrutturati ed ampliati, una serie di siti sportivi il cui look appare adesso assolutamente fantasmagorico.
I diritti e gli incassi
All’eccezionale sforzo urbanistico, si accompagna un impegno altrettanto eccezionale per quanto riguarda le riprese Tv, e la relativa distribuzione ai broadcaster di tutto il mondo, delle gare sportive in svolgimento dall’8 al 24 agosto. Il compito di host broadcaster dell’evento viene svolto dal consorzio Bob (Beijing Olympic Broadcasting), costituito in joint-venture tra Obs (Olympic Broadcasting Services, una compagnia specifica creata a sua volta da Ioc, International Olympic Comittee) e Bocog, Beijing Organizing Commitee for the Olympic Games, il comitato organizzatore appunto delle Olimpiadi di Pechino. Tra le tante responsabilità del Bob figura anche il coordinamento dei servizi da fornire ai cosiddetti Rhb, Rights Holding Broadcasters: ovvero, alle singole emittenti o ai consorzi di emittenti di tutto il mondo che hanno pagato i diritti per poter ricevere e diffondere i feed A/V relativi alle gare. Diritti che vanno a costituire da soli il 50% del totale degli incassi delle Olimpiadi (ad “Atene 2004” questi incassi furono di 1 miliardo e 300mila euro, ma per “Pechino 2008” è stato preventivato un introito ancora maggiore). Per l’Europa, gli Rhb sono stati negoziati con il consorzio Uer/Ebu, presente con uno spazio davvero esteso all’Ibc (International Broadcast Centre) di Pechino, dove – dislocato su un’area di 90mila mq ricavata nel nuovo Palazzo dei Congressi, ospitato a sua volta all’interno del Parco Olimpico – sorge il “quartier generale” radio-Tv del Bob, supportato a rotazione 24h su 24da da un super staff di 4000 elementi.
Tanti Ob-Van Alfacam in azione
All’Ibc, e più precisamente al Toc (Tecnology Operation Centre) di questa struttura, convergono, tramite collegamenti punto-punto prevalentemente in fibra ottica, i segnali A/V provenienti dalle diverse sedi di gara, segnali che vengono poi spediti (in multilaterale o in unilaterale, in diretta o in differita) alle rispettive emittenti mondiali aventi diritto. La produzione dei feed multilaterali si svolge effettuando le riprese rigorosamente in Alta Definizione 16:9 1920×1080, ed inviandole quindi (sempre dal Toc dell’Ibc) su 42 circuiti internazionali, tanto in maniera nativa quanto in modalità SD “down-convertita” 16:9 digitale. L’invio prevede l’utilizzo di un “VandA Package” di canali Dirty Feed, Clean Feed e Clean-Clean Feed, ciascuno “embeddato” con 8 canali audio: 6 sono dedicati al surround sound per la Tv e 2 riservati agli effetti stereo per la Radio o anche per quelle emittenti televisive che non vogliano o non possano trasmettere il sonoro a 5.1. Inoltre, all’Ibc di Pechino, i broadcaster che ne abbiano fatto richiesta hanno a disposizione spazi, strutture e/o “feeds” capaci di consentire la realizzazione in proprio di segnali unilaterali, complementari o anche totalmente alternativi ai segnali multilaterali.
Tre significativi contributi
Occorre sottolineare che le singole squadre di ripresa delle gare sono state scelte tra le realtà televisive internazionali (broadcaster e/o società di servizio) in base alla loro specializzazione professionale in questa o quell’altra disciplina sportiva. Tre strutture operative del nostro Paese (SBP, Global Production e Frame Italia) forniranno un contributo significativo. La capitolina SBP è presente a Pechino con due mezzi mobili HD: si tratta dell’OB24 e dell’OB6, in grado di gestire rispettivamente fino a un massimo di 16 e 20 telecamere Grass Valley LDK-6000 e LDK-6200, tutte equipaggiate con ottiche Fujinon. Entrambe le unità dispongono di mixer video Snell & Wilcox Kahuna a 80 ingressi (3ME per il modello OB24 e 4ME per l’OB6), sistemi LSM EVS, monitor JVC e Tv Logic. La sezione audio delle due regie itineranti si avvale in particolare di un mixer Studer Vista 5 (OB24) e Studer Vista 8 (OB6), ambedue completi di encoder/decoder Dolby a 5.1 canali discreti. Le specialità sportive supportate da SBP per conto del Bob riguardano rispettivamente la pallamano e la pallanuoto. Il sollevamento pesi è invece la disciplina agonistica in cui risulta impegnata la società Global Production con la sua unità HD Esterna 3, a bordo della quale lavorano 9 camere Grass Valley LDK 6000, 1 sistema radiocamera HD Thomson e 3 apparati EVS XT [2]. L’esterna 3, inoltre, utilizza come SuperMotion il nuovo, sofisticato sistema SpritCam, della I-Movix, capace di effettuare riprese all’iperbolica velocità massima di 5.000 fotogrammi al secondo, mentre non mancano 2 testate robotizzate e 2 microcamere della Camera Corps, delegate a produrre inquadrature particolari: per esempio (sfruttando l’ausilio di uno specchio), dal di sotto della pedana di alzo del peso. In quanto a Frame questa è in forza all’Ibc della capitale cinese con l’Estera 15, un HD Ob-Van di ultimissima generazione che, nello specifico, viene utilizzato soprattutto come soluzione di back-up per altri mezzi mobili eventualmente in avaria dal punto di vista meccanico.
Una lunga programmazione
I contributi fattivi di realtà come SBP, Global Production e Frame – quindi – vanno ad inserirsi in un’ideale Grande Muraglia tecnologica di altissima qualità, costituita, tra innumerevoli altre apparecchiature, da 64 Ob-Van, 450 recorder e 1.000 telecamere. Il tutto a supporto di una copertura televisiva interplanetaria stimata in oltre 4 miliardi di persone, a disposizione delle quali c’è un totale di ore-Tv ancora superiore a quello di “Atene 2004”, che, per la cronaca, fu di 44mila ore, equivalenti a qualcosa come 1.833 giorni di programmazione televisiva ininterrotta.