Due euro scarsi per fare sul display dell’iPad ciò che piace tantissimo ai bambini: far scorrere biglie su piani inclinati (e non solo) per farle arrivare a un obiettivo specifico. È il succo di Penchang, un nuovo puzzle game che si distingue da altri simili perché mette in campo una difficoltà in più: lo scorrere del tempo.
La concezione dei vari livelli di Penchang è infatti quasi sempre semplice. Le palline di metallo escono da un tubo e devono essere distribuite in uno o più “serbatoi”, a cui dobbiamo farle arrivare agendo su elementi mobili o comunque attivabili: piani inclinati, ventole, magneti e quant’altro abbia creato la fantasia degli sviluppatori.
Capire come farlo sarebbe il nocciolo di un puzzle game classico ma qui non è così. Come risolvere lo schema lo si capisce in fretta, il punto è che prima si riempiono tutti i serbatoi più alto sarà il nostro punteggio. E qui sta il difficile, perché se i controlli sono semplici (due pulsanti) lo è molto meno azionarli nel modo giusto per fare prima.
Così è facile imporsi di rifare un livello perché si pensa di poterlo risolvere più rapidamente, come anche tornare indietro perché la sequenza di operazioni scelta non era quella ottimale. È il vantaggio del gioco, che altrimenti non sarebbe molto longevo o impegnativo. Peccato che i primi livelli siano molto banali e promettano poco, il bello di Penchang viene dopo ma quei primi passi sono un po’ sprecati.