Pensando a una Isv Web based community

A strategia on demand ormai tracciata è ora il momento per Ibm di veder crescere il proprio ecosistema di partner. Isv in primis. A tale scopo, il colosso statunitense ha annunciato investimenti per un miliardo di dollari volti a "riallinea …

A strategia on demand ormai tracciata è ora il momento per Ibm di veder
crescere il proprio ecosistema di partner. Isv in primis.
A tale scopo, il colosso statunitense ha annunciato investimenti per un miliardo
di dollari volti a "riallineare" i propri programmi per gli Independent
software vendor in risposta alle odierne esigenze del mercato. Così,
in aggiunta alla notizia secondo la quale Ibm starebbe cercando di attrarre
un migliaio di sviluppatori verso la propria piattaforma software nel mercato
del middleware, arriva l’annuncio della creazione di un PartnerWorld Industry
Networks (Pwin) dedicato agli Isv locali. Ossia una Web based community che
avrà come scopo principale quello di fornire supporto agli Independent
software vendor per aiutarli a sviluppare soluzioni per mercati industriali
specifici, per il momento in ambiti quali sanità, banche, finanza, biotecnologie,
retail e telecomunicazioni. I benefit forniti andranno dal supporto per il marketing
e per la comunicazione sui brand di prodotto alla generazione della domanda
per specifici segmenti di mercato. Grazie alla nuova iniziativa, gli Isv avranno,
inoltre, a disposizione un network di esperti tecnici e commerciali. Lo scopo
del programma è di rendere più efficiente il rilascio delle soluzioni
e il go to market. A Pwin si affiancano, però, altre iniziative a favore
della comunità degli Isv, tra le quali va segnalata l’estensione
dell’esistente programma Isv Advantage. Nella nuova formulazione, ridenominata
Isv Advantage for Industries, Ibm punta all’ampliamento del numero degli
application provider impegnati a sviluppare soluzioni destinate a specifici
settori industriali e realizzate utilizzando l’infrastruttura software
Ibm. Nel quadro di Isv Advantage for Industries, Ibm conta di costituire una
comunità di 200/300 partner per ciascun segmento industriale. Avendone
la società identificati 15, il conto è presto fatto. Del resto,
la numerosità è una delle leve sulle quali spinge Big Blue per
poter affrontare con la giusta enfasi il mercato delle Pmi e per poter contrastare
Microsoft giocando ad armi quasi pari.

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