Nei prossimi tre mesi si cominceranno a vedere i risultati pratici della fusione fra i due Erp vendor.
27 ottobre 2003
Saranno i prossimi tre mesi a dire la verità sulla bontà dell’operazione di fusione fra PeopleSoft e Jd Edwards.
In questo lasso di tempo, infatti, che coincide con l’ultimo trimestre dell’anno fiscale in corso per la società acquirente, dovremmo assistere alle prime integrazioni applicative e potremo avere un saggio tecnologico e critico del processo di fusione, anche sotto il profilo operativo (fino a ora, l’unione fra le due società ha prodotto riflessioni di carattere strategico-finanziario).
Cosa accadrà nell’ultimo trimestre dell’anno? Che, per esempio, i moduli di Jd Edwards per la gestione delle proprietà immobiliari e per l’asset management più in generale andranno a integrarsi con la piattaforma Enterprise di PeopleSoft, mentre, in direzione opporta, il complesso applicativo Srm di PeopleSoft sarà reso disponibile, con tutti i connettori innescati, per la piattaforma Enterprise One di Jd Edwards.
L’application integration, quindi, è il terreno operativo in cui PeopleSoft deve giocare le carte migliori dell’investimento fatto, quasi noncurandosi del capestro dell’acquisizione da parte di Oracle che le pesa sulla testa. E magari, in tale contesto, dovrà fare anche maggiore chiarezza su cosa intenda fare riguardo il supporto di Sql Server e della piattaforma .Net, mai troppo specificato.
Al di là di questi aspetti, si sa già che la fusione consentirà al binomio di affrontare con maggiore piglio mercati da tempo alle estremità degli obiettivi di PeopleSoft, come quello delle Pmi europee.
C’è una posizione precisa, al riguardo, da parte del responsabile delle operazioni nel vecchio continente, che individua l’80% del futuro giro d’affari, che la società farà al di qua dell’Atlantico, con clienti che stanno sotto la soglia dei 500 milioni di dollari di fatturato.
Il che, per un piano di analisi americano, significa small medium business. Da noi un po’ meno. Ma è comunque un segnale del perché la fusione sia avvenuta.
E il tema tecnologico principale di questa diventa e rimane, comunque, quello di arrivare, il più presto possibile a un solo portafoglio applicativo integrato, rispettoso delle peculiarità che le offerte che ne determinano la matrice siano rispettate e valorizzate.
Operazione difficile, ma non impossibile, osservano in molti.