Dopo 18 mesi di trattative e cinque rifiuti consecutivi, il board of directors ha accettato l’offerta da 10,3 miliardi di dollari.
Dopo un anno e mezzo sembra essere finalmente arrivato il momento di scrivere
la parola fine.
Il board of director di PeopleSoft ha
accettato, dopo cinque rifiuti consecutivi, l’ultima offerta di
Oracle.
10,3 miliardi di dollari, questo il valore
definitivo. Vale a dire 26,50 dollari ad azione, contro i 24 del 1° novembre
scorso.
E una volta completata l’acquisizione, Oracle sarà il secondo
fornitore al mondo dopo Sap di soluzioni per il mondo gestionale ed Erp.
Con
un nuovo fronte di difficoltà da affrontare, però.
Mantenere la fiducia dei
clienti PeopleSoft e migliorare la relazione con loro. Integrando nel contempo
le due offerte in un’unica product line coerente.
E se si tiene contro che
tra i clienti ci sono realtà come DaimlerChrysler e Nextel
Communications, che nei mesi scorsi si erano mostrate tanto ostili all’ipotesi
di fusione da minacciare la revoca dei contratti in essere, si capisce come per
Larry Ellison non sia ancora il momento di riposare.
In attesa dei dettagli e
dei commenti, che senza dubbio arriveranno nelle prossime ore,
riportiamo l’opinione a caldo rilasciata da Ovum: PeopleSoft ha accettato
l’inevitabile.