Per Passepartout il futuro è nel canale

La software house di San Marino presenta Businesspass, un Erp in forma Saas che racchiude la nuova filosofia della società: puntare su prodotti integrabili e compatibili e sviluppare una deontologia dei servizi, che solo il supporto del trade può rendere effettiva

«Businesspass è la risposta di Passepartout al mercato dell’informatica che sta cambiando, avviato com’è alla saturazione e caratterizzato sempre di più da fusioni e acquisizioni tra i player. In queste condizioni, innovare, soprattutto per una realtà ancora indipendente come la nostra, è essenziale per sopravvivere. D’altra parte, se tutto è già stato inventato, il compito non è facile».
Stefano Franceschini, presidente e fondatore di Passepartout, la software house di San Marino specializzata nella produzione di soluzioni gestionali, raccoglie la sfida del cambiamento e lancia sul mercato Businesspass, un Erp per la gestione condivisa delle applicazioni aziendali che, realizzato con tecnologie proprietarie e fruibile in modalità SaaS, consente di sviluppare un alto grado di interattività e interdipendenza tra le singole applicazioni di cui si compone, incrementando l’efficienza globale dei processi produttivi e preservando, al contempo, l’autonomia gestionale di ciascun utilizzatore.
Il software, indirizzato alle esigenze di commercialisti e Pmi ma dotato di applicazioni specifiche per alcuni mercati verticali, come quelli del retail e della ristorazione, si adatta perfettamente alla strategia di mercato scelta dalla società per reggere la concorrenza dei competitor.

«Se la domanda langue – continua Franceschini –, allora è inutile, oggi, insistere con la proposizione di prodotti che promettono di rivoluzionare le infrastrutture It, perché ben pochi utenti accetterebbero l’offerta. Più saggio, invece, agire nel senso di iniettare nel cliente nuove esigenze, quali, appunto, quelle legate a un prodotto che integra in un’unica soluzione diverse applicazioni prima separate, con i vantaggi che ne derivano in termini di diminuzione dei costi, e che contempla tanti servizi di assistenza».
A realizzare il cambio di rotta è chiamato il canale.
Per Passepartout, infatti, la cui struttura di vendita è costruita sull’attività commerciale delle terze parti, il trade rappresenta una risorsa strategica; dealer, Var e rivenditori «con competenze nel campo della connettività e della sicurezza informatica» sono il tramite attraverso cui le soluzioni della software house vengono irradiate in tutta Italia.
È per questo che Alberto Ligi, direttore commerciale, marketing e comunicazione della società di San Marino, invita i partner a profondere maggior impegno nella propria formazione tecnica e commerciale.
«Mettiamo a disposizione del canale – spiega infatti Ligi – tutto quanto è necessario per raggiungere l’obiettivo primario della separazione delle competenze: da una parte Passepartout, con il compito di progettare le soluzioni, dall’altra i partner, ovvero “consulenti Businesspass” certificati sulle nostre tecnologie e pronti a diffonderle sul mercato».
Corsi didattici in sede, una “Web Farm”, che comprende il portale dedicato www.businesspass.it e forme varie di assistenza online e telefonica, e supporto tecnico sono le risorse con cui Passepartout conta di dare una scossa al mercato dei gestionali. Alle terze parti l’onere di rispondere all’appello.

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