La società rileva oltre mille brevetti da Ibm. Come per Motorola, la posta in gioco è la battaglia per la difesa di Android da Apple e Microsoft.
Era uno degli aspetti che maggiormente balzava all’occhio, quando Google annunciò, lo scorso mese di agosto, l’intenzione di acquisire gli asset di Motorola.
Tra gli asset del gigante Usa della telefonia c’er un pacchetto consistente di brevetti, 17.000 per la precisione.
Brevetti ritenuti fondamentali per attrezzarsi adeguatamente e operare su un mercato nel quale la carta della causa legale e del ricorso in tribunale non è sempre “l’ultima ratio”.
Così fa notizia, ma in fondo non stupisce, il fatto che Google abbia acquisito qualcosa come 1.023 brevetti da Ibm, con l’obiettivo di mettere al sicuro la sua attività nell’ambito degli smartphone e in particolare Android.
E’ una vera lotta di strategia, quella che sta conducendo la casa di Mountain View, cghe cerca di proteggere tutto l’ecosistema che si è svilupapto intorno ad Android.
Non è un caso, ad esempio, che Google abbia recentemente trasferito a sua volta un certo numero di brevetti ad Htc: l’obiettivo è proteggere se stessa e i suoi partner dagli attacchi di Apple e Microsoft.