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Per Salesforce il CRM retail è questione di ordine

La centralità del cliente: un aspetto scontato per chiunque gestisca un’attività commerciale e al centro anche delle tematiche di CRM in ambito retail. Tuttavia, spesso molto più difficile da mettere in pratica sotto forma di azioni a tutela dell’immagine e dei rapporti diretti. Non necessariamente per scelta o cattiva volontà.

L’argomento ha infatti raggiunto un livello di complessità non sempre nelle competenze del titolare di un negozio o responsabile di un grande magazzino. In loro soccorso si è presto sviluppata una serie di soluzioni in grado a tenere sotto controllo la situazione. Per tutte, l’imperativo di fornire risposte adeguate. Dai software in grado di coprire tutte le esigenze, spesso modulari e nel catalogo della grandi aziende, a quelli invece più specializzati, frutto dell’intraprendenza di realtà più piccole, tutti da valutare con attenzione.

Maurizio Capobianco, area vice president sales di Salesforce, richiama l’attenzione sul delicato problema di uniformare i dati. Le informazioni infatti quasi sicuramente non maccano. Anzi, probabilmente sono fin troppe. Il problema è riuscire a sfruttarle a dovere,prima di tutto per assecondare la richiesta di processi d’acquisto fluidi.

Maurizio Capobianco, area vice president sales di Salesforce

Come si presenta dal vostro punto di vista lo scenario del CRM in ambito retail?

I consumatori oggi sono sempre più esigenti e pretendono una relazione vera e propria con le aziende a cui si fidelizzano. Il 71% di loro si aspetta che ogni interazione con un’azienda sia personalizzata. Lo scenario in cui queste interazioni avvengono è ormai contraddistinto da un continuo interscambio tra esperienze online e offline e di conseguenza gli italiani  ricercano un’esperienza fluida nell’utilizzo congiunto del canale fisico e di quello digitale per tutto il ciclo vita dei loro acquisti.

Qual è il primo passo da compiere per farsi trovare pronti?

Insieme a BVA Doxa, a luglio 2022 abbiamo condotto una ricerca per esplorare le esperienze di acquisto phygital in Italia, dalla quale secondo il 65% degli italiani, la maggior parte dei brand e dei retailer presenti in Italia è ancora lontana dall’offrire un buon livello di soluzioni integrate tra canale fisico e online. Dal momento che emerge una richiesta forte e trasversale alle diverse generazioni di esperienze di acquisto phygital, è dunque importante essere sempre aggiornati in termini di servizi offerti.

Cosa bisogna guardare nel momento di scegliere, o aggiornare, una soluzione di CRM retail?

Le aziende dispongono di 976 differenti applicazioni per gestire la propria attività, ovvero potenzialmente 976 versioni differenti di un singolo cliente, che portano a esperienze digitali scollegate e farraginose. Rispondere in tempo reale è più che mai fondamentale, in quanto le aziende devono collegare senza soluzione di continuità le interazioni (online e offline) per fornire le esperienze più rilevanti, personalizzate e pertinenti in ogni momento. È proprio a questo che bisogna guardare per implementare le proprie soluzioni di CRM. Noi lomettiamo i pratica con Genie, una piattaforma dati in tempo reale che alimenta l’intera struttura Salesforce Customer 360.

Quali sono gli elementi distintivi della vostra offerta e a chi è rivolta in ambito retail?

Mettiamo a disposizione una piattaforma sulla quale insistono tutte le applicazioni con le quali le organizzazioni entrano in contatto con i propri clienti. Ciò è garanzia di unica fonte dati che abilità la gestione ominicanale. Con Genie inoltre il CRM diventa real time in quanto ogni azienda può trasformare i dati, offrendo esperienze personalizzate e senza soluzione di continuità nell’ambito delle vendite, del Customer Service, del marketing e dell’ecommerce che si adattano continuamente e istantaneamente al cambiamento delle informazioni e delle esigenze dei clienti.

Può raccontare qualche caso concreto della vostra soluzione?

Un esempio recente è Doppelgänger, brand romano di abbigliamento maschile. Una collaborazione nata nel 2020 con l’obiettivo da parte dell’azienda di moda di diventare sempre più una phygital company. L’intero percorso di trasformazione digitale si è basato su tre pilastri con l’adozione di altrettante soluzioni Salesforce: Marketing Cloud, Service Cloud e Commerce Cloud. Con questi tre strumenti i team di vendita, marketing e customer care hanno potuto collaborare per disegnare esperienze di shopping fluide e completamente omnicanale. È stata definita una strategia che ha permesso di scegliere un ecosistema di soluzioni utili a raggiungere l’obiettivo di trasformazione in meno di due anni, diventando un’azienda phygital a tutto tondo in soli 18 mesi.

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