Cornerstone OnDemand, società specializzata in soluzioni adattive per la gestione delle risorse umane, ha condiviso i risultati dell’edizione 2022 della ricerca globale Thriving in the Global Skills Shortage: Your Path Through the Wilderness, che indaga i trend legati ai nuovi scenari dello sviluppo delle competenze.
Si tratta della seconda analisi completa sul mondo delle competenze e del loro sviluppo condotta da Cornerstone People Research Lab.
Lo studio rivela che circa metà dei datori di lavoro intervistati pone la carenza di competenze e di talenti fra i tre problemi più urgenti da affrontare nei prossimi tre anni.
L’indagine identifica, inoltre, una forte correlazione tra le performance generali dell’azienda e la qualità del supporto allo sviluppo di nuove competenze offerto al personale.
La ricerca di Cornerstone OnDemand, suddivisa in due parti, ha coinvolto 1.800 lavoratori e oltre 800 business leader in Nord America, Emea e Asia Pacifico.
Analogamente allo studio svolto nel 2020, le domande erano tese a comprendere in che modo i due gruppi percepiscono gli investimenti delle loro organizzazioni in iniziative mirate allo sviluppo delle competenze, la loro capacità di influenzare i talenti e i risultati di business e come le organizzazioni hanno risposto alla pandemia.
Un risultato significativo rispetto all’edizione 2020 dello studio – ha sottolineato Cornerstone OnDemand – è la differenza di 30 punti percentuali nel gap tra la fiducia nei programmi di apprendimento basati sulle competenze da parte dei datori di lavoro, che ritengono di avere offerto programmi di sviluppo adeguati ai propri dipendenti, e la fiducia dei dipendenti nella capacità dell’azienda di supportarli nello sviluppo delle proprie competenze.
In base ai dati del 2020, questo gap si è effettivamente allargato per le imprese con performance nella media o sotto la media.
Sebbene la fiducia dei datori di lavoro nella propria capacità di comprendere e risolvere le esigenze dei propri dipendenti sia cresciuta in quest’ultimo studio, la fiducia dei lavoratori è in realtà diminuita di 5 punti: solo il 55% dei dipendenti ritiene che per la propria organizzazione lo sviluppo delle competenze sia una priorità.
In molti casi – ha evidenziato Cornerstone OnDemand – la pandemia ha esacerbato i problemi che già limitavano le capacità di adattamento e cambiamento delle organizzazioni.
La carenza di talenti e le nuove sfide, come la trasformazione digitale, minacciano la capacità di molte organizzazioni di crescere e innovare.
Tra i dati più significativi emersi dalla ricerca, c’è il fatto che il focus sulle competenze è percepito in maniera diversa da dipendenti e datori di lavoro. Continua a esistere un significativo gap tra dipendenti e organizzazioni in relazione alla fiducia sull’attuale capacità dell’azienda di far sviluppare nuove competenze al proprio personale. Questo gap, già evidenziato nel 2020, si è in media ulteriormente allargato.
Inoltre, i dipendenti non hanno fiducia nel fatto che in futuro le loro aziende sapranno dare la giusta priorità allo sviluppo delle competenze. L’indagine rivela che solo il 55% dei dipendenti crede che la propria organizzazione darà la necessaria priorità alla creazione di opportunità di sviluppo di nuove competenze.
Il gap evidenziato dalla ricerca si è allargato o ristretto in funzione della forza dell’organizzazione.
Le organizzazioni altamente performanti (High-performing organizations, HPO) mostrano un gap molto più stretto tra opinione dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Le organizzazioni altamente performanti non solo hanno dato maggiore priorità allo sviluppo delle competenze rispetto ad altre organizzazioni, ma anche i loro dipendenti hanno la stessa percezione: in queste aziende, infatti, il gap tra visione del lavoratore e del datore di lavoro è solo dell’11%.
Al contrario, le organizzazioni con performance inferiori non solo hanno dato una priorità molto più bassa allo sviluppo delle competenze, ma solo una percentuale inferiore al 20% dei dipendenti concorda sul fatto che lo sviluppo delle competenze sia un obiettivo importante, con un gap del 42%.
La ricerca – secondo Cornerstone OnDemand – evidenzia che le organizzazioni altamente performanti sono le apripista.
Il 72% di queste organizzazioni ha affermato di avere già iniziato a dare priorità agli investimenti nello sviluppo di competenze per il prossimo anno.
Considerando la linea di tendenza per cui le organizzazioni altamente performanti superano di gran lunga le altre aziende nei risultati e nella fiducia del personale nelle nuove iniziative di skilling, questo loro maggiore focus sullo sviluppo delle competenze rappresenta un chiaro segnale per tutte le altre organizzazioni, spiega Cornerstone OnDemand.
Al fine di ridurre il gap evidenziato nella percezione da parte di lavoratori e datori di lavoro e affrontare l’incertezza, l’edizione 2022 del report Thriving in the Global Skills Shortage: Your Path Through the Wilderness di Cornerstone OnDemand indica anche alcuni passi pratici che le organizzazioni possono intraprendere per costruire future competenze ad alto impatto.
Innanzitutto, prevedere di quali competenze l’azienda avrà bisogno in futuro e identificare quali potranno essere le potenziali mancanze in termini di competenze da parte del personale.
Poi, integrare una tecnologia intelligente per la gestione delle competenze all’interno di altri strumenti per lo sviluppo della carriera che l’organizzazione già utilizza o dovrebbe utilizzare.
Quindi, favorire una cultura della formazione che dia priorità alla costruzione di competenze e consenta alle persone di crescere.
Definire strategicamente e rendere disponibili allo staff contenuti formativi più moderni, rilevanti e personalizzati.
Infine, adottare un modello di selezione che privilegi il personale interno all’azienda per incoraggiare lo sviluppo di nuove competenze e la crescita professionale.