Ce lo spiega il responsabile tecnologico Giles Nelson.
La scorsa settimana Progress Software e Iona Technologies hanno reso noto di aver raggiunto un accordo in base al quale Progress acquisirà Iona per 162 milioni di dollari.
L’intesa consente alla prima di rafforzarsi significativamente nell’area delle Soa, integrando la propria offerta anche con strumenti open source.
Giles Nelson, Director of Technology in Progress Software Corporation, a cui ci siamo rivolti per avere chiarimenti circa il destino delle soluzioni della casa irlandese, ce lo conferma:
«L’acquisizione dovrebbe completarsi a settembre. La nostra intenzione è di supportare tutte le linee di prodotto di Iona. Quando l’integrazione sarà completa avremo la possibilità di capitalizzare il nuovo, più ampio, portafoglio di prodotti per offrire molti benefici al nostro parco clienti. In breve dettaglio, i prodotti Artix saranno parte del portafoglio Progress Soa. Non dimentichiamo che a livello di Enterprise Service Bus, Artix già è interoperabile con Sonic Esb. Altri miglioramenti riguarderanno la piattaforma Apama e SonicMq. E poi continueremo il lavoro iniziato da Iona sulla linea Fuse. Chi già usa queste soluzioni open source non potrà che beneficiare della struttura di Progress in materia di Soa, Esb e messaging».
Lo scenario Soa si modificherà?
Stando ai dati che abbiamo fatto raccogliere recentemente, molte aziende europee sono convinte che la Soa stia diventando un’architettura de facto e noi riteniamo di essere in una posizione privilegiata per servire queste aziende, resa ancora più forte da questa acquisizione. I prossimi anni saranno molto importanti per la diffusione delle Soa, perché farle significa semplificare ciò che oggi è complesso, facendo progetti che diano risultati positivi velocemente e trasformando il business. Noi siamo pronti a farlo, perché siamo indipendenti e abbiamo prodotti concepiti per lavorare in ambienti eterogenei.
Quest’acquisizione cosa cambierà per gli utenti italiani ed europei?
Apporterà miglioramenti. Progress fa già la metà del proprio fatturato in Europa, Iona ne faceva un terzo. Il mercato europeo continuerà a essere centrale per noi e chi ci segue sentirà i benefici di quest’acquisizione.
Avete acquisito Iona adesso perché altrimenti l’avrebbe comprata Red Hat?
Non intendiamo commentare le strategie di altri. Quello che possiamo dire è che Iona ha molto da darci per rafforzare la nostra posizione di fornitore indipendente, di strumenti eterogenei, rispettosi degli standard, per creare infrastrutture Soa distribuite, e che saranno più forti le nostre relazioni con i mondi finance e Tlc.