Il Consiglio di Stato ha accolto la sentenza emessa dal Tar del Lazio che ha dato ragione alla società guidata da Enrico Casini.
Ricordate la maxi multa da
4mila miliardi inferta dal Governo Amato al quarto operatore telefonico italiano
per presunta violazione della procedura di gara durante l’assegnazione delle
licenze Umts?
Ebbene, il Consiglio di Stato italiano ha accolto la sentenza
emessa dal Tar del Lazio che ha dato ragione a Blu. A otto mesi dal ritiro dal
bando di gara per l’assegnazione delle licenze per le frequenze dei cellulari di
terza generazione, la società guidata da Enrico Casini tira così un sospiro di
sollievo. I 4mila miliardi di lire versati come garanzia per poter accedere
all’asta non finiranno nelle casse del Ministero del Tesoro
italiano.