Dallo scorso settembre, data dell’apertura da parte di Ibm e Intel, già 115 costruttori hanno adottato le specifiche della piattaforma.
Sono già 115 i produttori di hardware che hanno deciso di sposare le specifiche degli eServer BladeCenter di Ibm, sviluppate dalla società in cooperazione con Intel e poi “aperte” (in parte) all’utilizzo gratuito di terze parti lo scorso settembre.
Si tratta, per la maggior parte, di società costruttrici di apparati di rete per ambienti enteprise, come switch, adattatori e appliance di comunicazione. Tra queste, solo per citare un esempio, Emulex, che sta lavorando sulla realizzazione di un adattatore Fibre Channel destinato a offrire connettività San ad alta velocità in ambienti BladeCenter.
Oltre alle funzionalità in generale di networking, Big Blue si aspetta un importante impulso sul fronte dell’accelerazione delle transazioni Xml e sulle capacità di crittazione e decrittazione.
La mossa dell’apertura decisa dai due big si sta dunque dimostrando utile all’obiettivo primario perseguito: la creazione di uno standard “de facto” per il mondo dei server blade, attualmente frazionato nei differenti design proposti dai vari vendor.
La competizione nel settore è comunque ancora apertissima. Oltre alla partecipazione di Hp e Fujitsu Siemens, tra l’altro, è da segnalare il recente ingresso nell’arena di Dell, che sembra voler puntare sull’arma del prezzo.